sabato 31 gennaio 2009

Cavolo cappuccio alla cinese


Il cavolo cappuccio è una di quelle verdure che non cucino molto spesso ma questa volta l'ho preparato alla cinese.
E' un piatto che si prepara in pochissimo tempo ed è saporito e piccante.

Ingredienti per 4 persone:
  • 1/4 di cavolo cappuccio
  • 1 peperoncino piccante fresco
  • 1/4 di cipolla bianca
  • 1 spicchio di aglio
  • 4 cm di radice di zenzero fresco
  • 3 cucchiai di aceto di riso o di vino bianco
  • 2 cucchiai di zucchero di canna chiaro
  • 1 cucchiaio di curcuma in polvere
  • sale q.b.
  • olio

Esecuzione:
Tagliare il cavolo cappuccio a listarelle molto sottili con l'aiuto di una mandolina o, se si è esperti, a mano.
Pelare la radice di zenzero e tritarla finemente insieme alla cipolla, all'aglio e al peperoncino.
In un tegame antiaderente ( o, meglio, nel wok) versare l'olio e farlo scaldare. Aggiungere il trito degli aromi e far scaldare bene. Quanto si sprigiona il caratteristico odore, aggiungere il cavolo, salare e saltare il tutto per qualche minuto.
Aggiungere la curcuma, l'aceto e lo zucchero.
Continuare la cottura per altri due o tre minuti e servire.

venerdì 30 gennaio 2009

ISOLA TIBERINA






Spesso amo girare per Roma senza avere una meta precisa e la città mi ricambia offrendomi sempre nuove emozioni.
L'Isola Tiberina mi affascina sia per l'antichità del luogo, sia perchè, attraversando i ponti d'accesso, si sente il rumore del Tevere che lì scorre abbastanza rapido. La veduta è incantevole e varia a seconda della luce del giorno e dell'ora .
Ho voluto, pertanto, realizzare un quilt che esprimesse la senzazione della dilatazione del tempo che avverto ogni volta che passo da quelle parti.
Per questo quilt, realizzato in occasione di un corso tenuto dalla carissima Annamaria Brenti, ho tinto le stoffe e le ho unite, sia a mano che a macchina, con la tecnica del pictorial.
Il disegno è stato tratto da una stampa del 1800.
Per fare il cielo e l'acqua ho prima tinto la stoffa bianca usando un pennello di gommapiuma e poi, per dare l'effetto "nuvole", ho tamponato con dell'ovatta intinta nella candeggina diluita.
Per la rete della barca ho utilizzato un pezzetto di tulle di cotone che mi ha regalato la mia amicaMaria Luisa Gariboldi.
Il trapunto è stato eseguito a mano.

giovedì 29 gennaio 2009

PORTA CD - CD CASE

La musica è una grande componente della mia vita e ho quindi, la casa stracolma di CD.
Ho deciso di unire l'utile al dilettevole: utilizzare le cimose avanzate da un precedente lavoro e fare un porta CD.
Questo è il risultato:

Occorrente:
  • tante cimose ritagliate da stoffe per patchwork
  • 1 rettangolo di stoffa che farà da base su cui cucire le cimose di 13 3/4" x 6 1/4" ( 35 x16 cm)
  • 1 rettangolo di stoffa per la fodera (di un colore a piacere) della stessa misura della base
  • 1 rettangolo di imbottitura leggera un poco più grande della base
  • 7 (o più) bustine di plastica per CD
  • per i lacci della chiusura: 2 rettangoli di stoffa 11" x 1 1/4" ( 28 x 3,2cm)
  • scotch di carta alto circa 1/2" (1,5 cm)
  • filo da cucire resistente
Fissare le buste di plastica al bordo con una cucitura resistente e tagliare l'eccedenza di circa 1/4" (o.5 cm) segnata in nero nella foto
Per i lacci: ripiegare la stoffa ( dalla parte di un lato corto) di 1/4" ( 0,5 cm) , piegare in tre nel senso della lunghezza e cucire



Cucire sulla stoffa di base le cimose
Rifilare e fissare i lacci con una impuntura, sul diritto del top con le cimose, a metà dei lati corti.
Sovrapporre i tre strati secondo l'ordine:
  1. sotto: l'imbottitura
  2. al centro: la fodera con il diritto verso l'alto
  3. sopra: il top con il diritto verso il basso
Cucire tutto intorno a 1/4" (0.5 cm) dal bordo lasciando una piccola apertura per poter rivoltare il lavoro.
Eliminare le punte degli angoli con un taglio a 45°

Rivoltare il lavoro, stirarlo e cucire a mano l'apertura con un punto invisibile.
Mettere lo scotch di carta, come nella foto, per segnare la linea del trapunto e cucire a macchina
Eliminare lo scotch, inserire all'interno del lavoro il blocco delle buste di plastica e cucire saldamente il tutto lungo la costa esterna

mercoledì 28 gennaio 2009

Sito delle cimose -selvageblog

Ieri ho avuto una bella sorpresa! La mia cinta, realizzata con le cimose ritagliate dalle stoffe, è stata pubblicata sul blog americano di Karen Griska che raccoglie tutti i lavori che hanno il riutilizzo delle cimose come tema.
Vi invito a visitarlo e vedrete che bei lavori!

martedì 27 gennaio 2009

Borsa scozzese con rosa rossa


Amo molto vestire di nero e quindi gli accessori che indosso sono, in genere, o grigi o neri.
In occasione dei vari viaggi a Torino avevo bisogno di una borsa tipo Mary Poppins, che potesse contenere i generi da sopravvivenza: libro, bottiglietta dell'acqua, lavoro a maglia ecc....
In questo caso ho utilizzato una gonna scozzese di lana che non avevo mai indossato ma che aspettava il suo turno per essere riciclata.
Per la parte superiore della borsa,ho utilizzato un ritaglio di tessuto plasticato che era avanzato da altri lavori e per vivacizzare il tutto, ho aggiunto una rosa di tessuto shantung in seta rosso rinforzato con il termoadesivo Heatn Bond Ultra Hold.

Con lo stesso tessuto plasticato ho anche realizzato una borsettina per la macchina fotografica che porto sempre con me.

lunedì 26 gennaio 2009

Alberi da frutto


Questo divertente quilt nasce da un roundrobin di qualche anno fa.
Io avevo scelto, come soggetto, gli alberi da frutto mettendo in crisi le altre amiche. .. costringendole a a dare libero sfogo alla fantasia...in effetti, non è facile uscire dall'idea del solito "melo".
In questo caso il risultato è stato molto soddisfacente...chi ha realizzato un blocco con le viti, chi con il banano, scimmia compresa!
I vari blocchi li ho poi assemblati con una griglia, ho trapuntato il tutto a mano....ed ecco la testiera del mio letto!
Ogni sera, quando vado a dormire, mi dà tanta allegria.

sabato 24 gennaio 2009

I capelli di Ophelia


"…. Lì mentre s'arrampicava per appendere ai rami penduli i serti d'erba, un ramoscello maligno si spezzò, e giù i trofei verdi e lei stessa caddero nel ruscello querulo. Le vesti le si gonfiarono intorno, e come una sirena la sorressero un poco, che cantava brani di laudi antiche, come una che non sa quale rischio la tenga, o come una creatura nata e formata per quell'elemento. Ma non poté durare molto: le vesti pesanti ora dal bere trassero l'infelice dalle sue melodie a una morte fangosa."


Rileggendo questo brano, tratto dall'Amleto di Shakespeare , mi è venuta l'idea di realizzare un quilt in cui potessi esprimere la leggerezza che si prova quando ci si abbandona nell'acqua e ci si lascia trasportare dalla corrente.

Per " I capelli di Ophelia" ho utilizzato stoffe di cotone già stampate e le ho assemblate con la tecnica dell'appliquè.

Durante il trapunto, eseguito sempre rigorosamente a mano, ho inserito delle perline di vetro perchè, quando il quilt è investito dalla luce possa brillare come se fosse la superficie dell'acqua del fiume.

lunedì 19 gennaio 2009

Cappellacci di zucca



Qui a Roma è difficile trovare la zucca modenese ma a volte capita di aver fortuna e quindi, non lasciamoci sfuggire l'occasione per preparare i tortelli. In questo caso, si parla di cappellacci alla ferrarese e dedico questa ricetta a un amico vegetariano.
Questo tipo di zucca ha la polpa molto soda e asciutta e dopo averla tagliata a pezzi, si fà cuocere al forno in una teglia con il fondo ricoperto di sale grosso. Se si ha fretta, come nel mio caso, si può cuocere a vapore usando la pentola a pressione.
Si passa poi al setaccio per ottenere una crema liscia e , una volta fredda, si condisce con abbondante parmigiano, sale, noce moscata e un po' di pane grattugiato.

Per la pasta all'uovo usare 300 g. di farina 00 e 3 uova intere. Impastare molto bene e far riposare in un sacchetto di plastica per alimenti per almeno 30' .
Stendere non troppo sottilmente, o a mano o con l'aiuto di una macchina per la pasta.
Tagliare a quadrati di 8 cm x 8 cm e, al centro di ogni quadrato, mettere un cucchiaino di ripieno di zucca. Chiudere formando un cappello e tenere da parte su un piano infarinato con semolino o farina di grano duro.

Lessare i cappellacci per 4 - 5 minuti, condirli con una salsa di pomodori e cipolla e spolverare con parmigiano reggiano grattugiato.

domenica 18 gennaio 2009

Flying

Anni fa, dopo aver provato a tingere le stoffe con i colori in polvere americani , mi sono ritrovata casa invasa da quadrati di cotone di tutte le sfumature.
Nel frattempo, ogni settimana andavo presso una bottega d'arte, per imparare a decorare la ceramica.
Ho pensato, quindi, che la stessa idea si poteva sviluppare con le due tecniche.
Il quilt "Flying" è stato completamente realizzato a mano e ora è esposto presso lo studio medico di un amico di Lecce. Il piatto, invece, l'ho tenuto io perchè non riesco a privarmene.





giovedì 15 gennaio 2009

Patchwork: che passione!












La bellezza del patchwork è tale che a volte è fonte di ispirazione anche per i non addetti ai lavori.
Qualche tempo fa ho trovato queste tazzine da caffè decorate con i motivi patchwork e me ne sono innamorata. Fanno parte della collezione "Edizione Espresso 2001 -Sogni Colorati" della ditta Le porcellane d'ANCAR-
Sono deliziose vero?

Pianeti

martedì 13 gennaio 2009

Nuova sciarpa rossa


Sulla Via Appia c'è un negozio di tessuti dove vado spesso a curiosare insieme ad una mia amica. A volte trovo delle stoffe particolari,come questa, che è di lana morbida e calda...ideale per una ennesima sciarpa.
Poichè la lunghezzza del pezzo di stoffa non era sufficiente, ho aggiunto, sul lati corti della sciarpa, delle strisce di pile,avanzato da un altro lavoro, di un colore abbinabile.

domenica 11 gennaio 2009

Ravioli di patate con verza e fontina

Questa mattina, aprendo il frigorifero, ho visto una verza che dovevo cuocere da almeno tre giorni.
Ho improvvisato questo piatto e, visto il risultato, scrivo la ricetta.
Ingredienti:
Ripieno:
verza cotta a vapore
fontina grattugiata non troppo finemente
parmigiano
sale
pepe
Pasta:
1 Kg di patate per gnocchi
300 g farina 0
1 uovo
noce moscata grattugiata q.b.
sale q.b.
Condimento:
burro
salvia
rosarino
2 spicchi di aglio tagliato a pezzi grandi
verza lessata e tagliata a striscioline

Lessare a vapore la verza, farla intiepidire e poi tritarla a coltello tenendone un poco da parte.
Aggiungere alla verza la fontina, il parmigiano, il sale e il pepe. Mescolare e tenere da parte.

Lessare le patate, pelarle e passarle nello schiacciapatate. Quando sono tiepide, aggiungere tutti gli altri ingredienti. Impastare brevemente.
Stendere l'impasto sulla tavola abbondantemente infarinata, adagiarvi sopra i mucchietti di ripieno e coprire con un'altro strato di pasta. Con un copapasta ritagliare i ravioli e metterli in attesa, su un foglio di carta forno abbondantemente infarinata.

Nel frattempo, in una larga padella, far fondere a fuoco moderato il burro con l'aglio, la salvia e il rosmarino. Dopo un poco togliere la salvia , il rosmarino e unire la verza a listarelle (quella che era stata tenuta da parte).
Far cuocere un paio di minuti e lasciare sul fuoco regolato al minimo.

In una pentola far bollire abbondante acqua salata, versarci i ravioli . Appena questi vengono a galla, prelevarli con una schiumarola e trasferirli delicatamente nel tegame con il condimento.
Aggiungere un po' di acqua di cottura e mantecare con abbondante parmigiano.
Sporverare di pepe nero e servire.

venerdì 9 gennaio 2009

My Sri Yantra (Grande Yantra)

Lo Sri Yantra, considerato dagli induisti uno dei simboli più potenti e di buon auspicio, è un disegno geometrico alquanto complesso, usato solitamente per la meditazione.
Nel periodo in cui praticavo Hata Yoga ho realizzato questo Yantra con la stoffa.
Il centro è formato da 9 triangoli isoscele che si intersecano tra loro, 4 rivolti verso l'alto, a rappresentare Shakti, l'essenza primordiale dell'energia dinamica femminile, e 5 rivolti verso il basso, a rappresentare Shiva, essenza primordiale della saggezza statica maschile.
I triangoli danno origine a 43 triangoli sussidiari, al centro del più piccolo dei quali c'è un punto chiamato bindu che serve da riferimento per la meditazione.
Il centro è stato cucito a mano con la tecnica inglese e le foglie del loto che formano la corona sono state semplicemente applicate sulla stoffa di base.
Il tutto è stato messo sotto vetro e incorniciato.




martedì 6 gennaio 2009

Plumcake con olio per la colazione del mattino

Per la colazione del mattino preferisco mangiare un prodotto lievitato ma senza burro ( il colesterolo è il male del secolo!).
Questo dolce ha una base molto semplice ma è anche molto versatile perchè basta aggiungere di volta in volta frutta, uvetta, cacao, frutta secca ecc... per ottenere un dolce diverso e sempre gradevole.

Occorrono:
200 gr farina 00
200 gr zucchero semolato
3 uova
1 pizzico di sale
60 gr olio evo (extravergine di oliva)
1/2 bustina di lievito in polvere per dolci
scorza grattugiata di 1 limone ( o di arancia o semi di vaniglia)
50 gr di frutta candita a dadini o uvetta o gocce di cioccolato
zucchero in granella q.b.

In questo caso ho usato uno stampo da plumcake lungo 30 cm e alto 7 cm con capienza di l. 1,5 rivestito con cartaforno
In una ciotola mettere lo zucchero, le uova e il pizzico di sale.
Battere il composto con le fruste elettriche


fino a che diventa bianco e soffice











Aggiungere l'olio e battere ancora

Unire la scorza del limone e poi
i canditi leggermente infarinati







Alla fine, aggiungere la farina mescolata insieme al lievito e versare l'impasto nello stampo
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti e sfornare.
Far freddare su una gratella e conservare in una scatola di latta o in una bustina per alimenti

Cintura con cimose - selvage belt

Una mia amica mi ha indicato questo blog. Guardandolo, ho deciso di fare anch'io un lavoretto con le cimose delle stoffe americane.
Per la base, su cui sono state cucite le cimose, ho utilizzato una striscia di stoffa recuperata da un vecchio pantalone jeans grigio e per la parte interna del grosgrain.
L'unico problema è stato trovare un ciabattino per far applicare i ribattini ma.... alla fine chi la dura la vince!

Buona Befana


Per la festa della Befana ho cucito questa calza utilizzando il panno di cotone bianco e rosso e il filo di cotone n°5 per le cuciture.
Buona Befana a tutti i bambini, a tutte le Befane e ai Befanoni...

domenica 4 gennaio 2009

Penne alle vongole e broccoli siciliani



Quando vado al mercato e vedo quei bei broccoli verdi non so resistere e , generalmente, li compro.
Per questo piatto sbollentare le cime dei broccoli in acqua salata per tre minuti e poi passarli in acqua gelata per mantenerli verdi.
Far aprire le vongole in un tegame con olio, peperoncino e qualche foglia di prezzemolo poi sgusciarle ( tranne qualcuna, e tenerle da parte insieme al liquido che hanno rilasciato.
Lessare le penne fino a metà cottura, scolarle e poi mantecarle in padella continuando la cottura insieme alle vongole, ai broccoli, al liquido che era stato tenuto da parte e a un po' di acqua di cottura della pasta.
Alla fine, se piace, spolverare con pepe nero.