venerdì 27 marzo 2009

Maccheroncini al ferretto con zucchine e semi di zucca


A volte, se ho un po' di tempo e se sento il bisogno di lavorare con le mani per liberare la mente dai troppi pensieri , mi dedico alla cucina antica e preparo la pasta fatta a mano secondo la tradizione.
Oggi è stato uno di quei giorni e, quindi, mi sono dedicata a fare i maccheroncini al ferretto o, come dicono in provincia di Lecce, i "minchiarieddi". Occorre avere l'apposito ferretto di alluminio o, in sostituzione, si può usare un ferro da calza sottile.
Questo è' un piatto vegetariano e la ricetta la dedico ad un mio carissimo amico...qualora decidesse di cimentarsi nell'arte culinaria.

Ingredienti per 4 persone:

Pasta:
350 gr di farina di semola di grano duro rimacinata possibilmente biologica

160 gr di acqua circa (dipende dal tipo di farina)

Porre la farina in una ciotola capiente e versare l'acqua poco per volta mentre con una mano si mescola fino a che tutta la farina si è inumidita..
Versare l'impasto sulla tavola di legno e impastare bene fino a che la superficie della pasta è liscia. La consistenza non deve essere troppo morbida.
Tagliare un pezzo di impasto e formare un cilindretto lungo e del diametro di 1 cm. Ritagliare a pezzi lunghi 3 - 4 cm.

Premere l'apposito ferretto sopra un cilindretto di pasta lungo 4 cm. nel senso della lunghezza.

Il ferretto è tenuto sollevato a destra con la punta delle dita della mano e a sinistra, con il palmo della mano e a dita distese, far rotolare il ferro più volte avanti e indietro esercitando una leggera pressione.
Quando il maccheroncino si è ben formato, sfilarlo dal ferro e poggiarlo sulla tavola ben infarinata.

Per il condimento:
5 - 6 zucchine romanesche di media grandezza
1 spicchio di aglio
1 peperoncino rosso piccante
olio evo q.b.
sale fino q.b.
Una manciatina di semi di zucca decorticati ma non tostati
olio di oliva evo per friggere q.b.
Parmigiano reggiano grattugiato

Mentre si attende che l'acqua per la cottura della pasta arrivi ad ebollizione, preparare il condimento:
Tagliare a julienne la parte verde di una zucchina e tenerla da parte.
Tagliare a dadini le rimanenti zucchine.
In una larga padella mettere abbonante olio, lo spicchio intero dell'aglio e il peperoncino.
Far scaldare, aggiungere le zucchine a dadini , salare e cuocere a fuoco medio.
Quando sono cotte, frullarne una parte con un poco di acqua di cottura della pasta.
Infarinare le zucchine tagliate a julienne e friggerle quasi all'ultimo momento così rimangono croccanti.
ello stesso olio, alla fine, friggere anche i semi di zucca per qualche istante senza farli colorire troppo.
Versare la pasta nell'acqua bollente salata, cuocerla per pochi munuti e, una volta scolata, condirla con la salsa e le zucchine a pezzetti.
Impiattare e adagiarci sopra le zucchine a julienne fritte e qualche seme di zucca.
Spolverare con il parmigiano reggiano grattugiato.

"NON SARO' MAI UNA GALLINA" e "come riciclare vecchi CD"

Oggi vi mostro due puntaspilli che, per una quilter, non sono mai abbastanza.
Il primo si chiama " NON SARO' MAI UNA GALLINA" e scoprite voi i vari significati della frase.
Non sopporto il luogo comune che paragona le donne alle galline perchè, visto il nostro impegno nel mandare avanti il mondo, non ce lo meritiamo proprio!
E' stato realizzato in occasione di un concorso di qualche anno fa indetto dall'associazione " Quilt e dintorni".
I materiali utilizzati sono: mezza fera di polistirolo rivestita di toffa, un ritaglio di pile bianco per fare la base e un tegamino d'acciaio.
La sua forma è molto comoda perchè il puntaspilli può anche essere utilizzato per contenere, durante il lavoro di cucito, bottoni, sigarette di filo, ditale, forbicine ecc. che normalmente vagano sparsi sul mio tavolo,
Il puntaspilli viola "crazy" invece è uno degli ultimi lavori e in questo caso la sua realizzazione è stata utile per riciclare due vecchi CD.
Se vi piace, guardate questo tutorial e.... buon lavoro.

lunedì 23 marzo 2009

Biscotti con i semi d'anice


Come ogni lunedì pomeriggio, anche oggi incontrerò le amiche quilters. Di solito, mentre conversiamo, amiamo bere il thè e quindi questa era una buona occasione per offire i biscottini preparati in casa.
Questa facile ricetta me l'ha passata mia sorella perchè sa che amo le cose semplici e, possibilmente, senza troppo burro. In questo caso ho usato solo l'olio d'oliva extravergine prodotto da lei.

Ingredienti:
500 gr di farina 00 possibilmente biologica
3 uova intere
250 gr di zucchero
150 gr di olio evo
1 bustina di lievito in polvere per dolci
la scorza grattugiata di 1 limone non trattato
1 c.no di estratto di vaniglia
30 gr. semi di anice

In una grande ciotola mescolare la farina con il lievito in polvere. Aggiungere il sale, la scorza del limone, i semi di anice e mescolare con un cucchiaio. Creare al centro un incavo e versarci le uova e lo zucchero che vanno un poco mescolati con una mano. Unire poi l'olio e impastare il tutto per qualche minuto.
Versare la pasta sulla spianatoia di legno infarinata e stenderla fino a uno spessore di 4 mm.
Ritagliare i biscotti secondo la forma desiderata e adagiarli su una teglia ricoperta con la cartaforno.
Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 12'-15'.

sabato 21 marzo 2009

BOM " A Flower in my Heart" blocco n. 3

Ecco finito il blocco di marzo del BOM "A Flower in my Heart". E'0 stato un poco più laborioso dei precedenti perchè, invece di ricamare le foglie e i fiori, ho preferito realizzarli in stoffa pr poi applicarli sulla stoffa di fondo.
E sempre a proposito di fiori, queste fresie crescono rigogliose sul mio balcone e attirano api e bombi. Se mi fermo un po' in terrazzo ad ascoltare è tutto un concerto!

Macramè

Macramè: ovvero l'arte di annodare i fili.
Questo piccolo lavoro l'ho realizzato usando una corda molto sottile che però gli dà una notevole consistenza.

mercoledì 18 marzo 2009

Chiacchierino

Oggi ho completato questo piccolo lavoro a chiacchierino. Questa tecnica è molto rilassante e, cerchietto dopo cerchietto, permette di realizzare dei lavori leggeri che in genere io utilizzo per inserirli nel tessuto delle tende dei bagni permetttendo così alla luce di filtrare e rendere luminosi gli ambienti.

Flying in the Sky



Ancora un fiore!

Anche questi sono fiori ! I carciofi sono molto buoni e, per conservarli, si mettono in un vaso con l'acqua. Io li espongo in cucina e, vi assicuro, se insieme ci si mette anche qualche fiore tipo le fresie o i tulipani e si fa una composizione, sono molto bellli anche loro.

lunedì 16 marzo 2009

CAPPELLO DA CHEF e Fiori Vari

In questo periodo i prati dei giardini sono tappezzati da questi piccolissimi fiori che li colorano di azzurro. Non ci si sofferma spesso ad osservarli ma, da vicino, sono bellissimi perchè tutti sfumati e di un colore azzurro pervinca.
Insieme a loro cresce anche questa pianta dall'aspetto apparentemente insignificante e con le foglie a forma di cuore che si chiama " Borsa del pastore" (Capsella bursa-pastoris). Quest'erba invece, è una pianta medicinale molto potente ed è indicata per tutti i tipi di emorragie e anche per le ferite che sanguinano abbondantemente.
Ma parliamo anche di altri fiori: eccoli nel mio cappello da chef che ho cucito un anno fa.
Realizzarlo è stato molto facile: basta tagliare un cerchio di stoffa di 24 cm di raggio che deve essere arricciato lungo la circonferenza a cui va praticato un taglio di 14 cm. A questo cerchio va unita una fascia di stoffa di 20 cm x 62 cm piegata prima in due nel senso della lunghezza e poi ancora in due. Sulla fascia devono essere cuciti due pezzetti di velcro per poter chiudere il cappello senza usare i bottoni e dando la possibilità di renderlo adattabile a tutti.

domenica 15 marzo 2009

Srappy quilt a quadrati sovrapposti

Questo scaldotto che ora fa bella mostra di sè a casa della mia amica Jaia a Milano, è stato cucito e quiltato tutto a macchina. Nasce da uno scambio di stoffe tra amiche e ognuna di noi ne ha realizzato uno più carino dell'altro sempre con la stessa tecnica.
Se guardate bene c'è anche un cosiddetto "errore d'artista" perchè a me le cose tutte uguali e regolari non piacciono . Chi lo trova?

venerdì 13 marzo 2009

La luna e l'haiku di Basho


Il tutto è nato da un quadrato di stoffa grigia un po' sfumata che mi ha ricordato il cielo d'inverno e così, aggiungendo via via altri tessuti, è nato questo piccolo lavoro ispirato da un haiku di Basho:

Addormentato sul cavallo scorgo,
tra sogno e alba,
la luna lontana e il fumo del tè

Il quiltino è' stato realizzato, per i tronchi, con la tecnica dell'appliquè a macchina e tutto il resto è stato applicato a mano.
Per rendere l'idea dell'erba secca ho usato il punto erba e filo da ricamo mouliné a tre fili.

Canestrelli di Codigoro

mercoledì 11 marzo 2009

Cappello primaverile

Tempo di primavera, tempo di fiori!
Mi occorreva un cappello per proteggermi la testa dal sole durante le mie passeggiate campestri e allora ho deciso di farne uno vintage.
Ho usato la stoffa di una gonna che aspettava il suo turno per essere riutilizzata.. ed ecco un cappello con i papaveri.

Questa è la versione un po' più elegante. E' stato sufficiente sostituire il fiore realizzato all'uncinetto con il cotone, con uno di tessuto di viscosa plissettato.
Il modello utilizzato è quello edito nella rivista on-line CountrY Dreams n° 6 di cui ringrazio tutte le redattrici che ci regalano sempre tante belle idee.

martedì 10 marzo 2009

I miei primi fiori




Insalata all'orientale

A volte, preparando l'insalatina mista, vedo che c'è molto scarto e questo mi dispiace! Oggi, invece, ho voluto utilizzare le foglie più esterne e le cimette fresche verdi del finocchio che normalmente si eliminano. A queste ho aggiunto le coste del radicchio e dell''indivia tagliate a julienne non troppo fini.
In una larga padella mettere olio, cipolla, aglio, peperoncino rosso e radice di zenzero fresco tritati.
Far scaldare e, quando si sente il caratteristico odore di cucina orientale, aggiungere le verdure, un po' di semi di finocchio e salare leggermente.
Saltare l'insalata per qualche minuto aggiungendo, proprio se occorre, un cucchiaio di acqua calda. Le verdure devono comunque risultare molto croccanti.

domenica 8 marzo 2009

Fuori dal coro

Ieri pomeriggio sono andata a vedere la mostra "Fuori dal coro" allo Spazio Etoile di piazza San Lorenzo in Lucina a cui mi aveva invitato Junko Mori. Junko è una vera artista che realizza borse e cinture dipinte e cucite a mano.
Ha realizzzato una cinta con tessuti di seta antichi pensando a una passeggiata in autunno a Kyoto. Con dei ritagli di seta ha rappresentato le foglie rosse cadute in terra, la scala, il tempio buddista e un lago. Io me ne sono innamorata subito e non potevo non acquistarla!
Tra i vari stand, uno esponeva tutti prodotti a base di lavanda e il profumo era inebriante.

Dopo aver visto tante belle cose create anche con materiali riciclati, ho pensato di fare anche io qualcosa....ed ecco un quadretto composto da tanti rotolini di carta ricavati da una guida sulla Sardegna che avrei dovuto eliminare.

sabato 7 marzo 2009

Crazy Horse - Cavallo Pazzo


Questo quilt è stato realizzato in occasione di una mostra che aveva per soggetto " I nativi americani". Mi sono ispirata a Crazy Horse , il mitico capo sioux della tribù degli Oglala Lakota.
E' stato un personaggio leggendario . Guidò i 1.200 guerrieri nella battaglia di Little Big Horn in cui morì il famosissimo Ten. Col. George A. Custer.
A conferma della leggenda che lo voleva invulnerabile ai proiettili, pare che dopo essersi consegnato ai soldati americani per salvare la sua gente dalla fame, sia stato colpito alla schiena con una baionetta da un uomo della polizia indiana che lo scortava.
Nel libro "Alce Nero parla" la sua vita è raccontata dal nipote Alce Nero che ha anche disegnato le scene della battaglia a cui mi sono ispirata.
Per questo quilt ho usato le stoffe di cotone tinte da me che ricordano nei colori, le terre abitate dagli indiani. Per il fondo e per il retro del quilt invece ho fortunatamente trovato, in un negozio a via dei Falegnami, proprio quello che mi serviva: un tessuto con stampati gli oggetti indiani. L'ho usato sia per il bordo con le piume, sia per il rovescio del lavoro.I triangoli dei fondo rappresentano le Black Hills, le mitiche colline sacre degli Oglala Lakota.
Per le decorazioni ho intrecciato delle perle di vetro color turchese e altre perline colorate con il cotone sfumato .
Il tutto è stato cucito e trapuntato a mano.Questa invece è una versione della fotografia del quilt elaborata con il computer...divertente vero?

venerdì 6 marzo 2009

Risotto alla crema di gamberi ( bisque di crostacei)



A volte capita di comperare parecchi crostacei e, invece di eliminare le teste, si possono utilizzare per preparare un buon risotto alla crema di crostacei.
In questo caso io ho usato le teste e i carapaci dei gamberoni per preparare una bisque.
In un tegame versare 2 cucchiai di olio extravergine di oliva, farlo scaldare e aggiungere tutti gli scarti dei gamberi o degli scampi ( tranne gli occhi).
Far rosolaremolto bene a fuoco vivo premendo con un cucchiaio i carapaci e le teste per spezzarli e far uscire gli umori.
A questo punto sfumare con un po' di cognac e far evaporare il liquore.
Aggiungere una piccola costa di sedano, qualche pezzetto di carota , un pezzetto di cipolla e tanta acqua fino a che il livello superi quello delle carcasse.
Far bollire 30' a fuoco medio o fino a che il liquido non si sia ridotto abbastanza.
Filtrare il tutto premendo bene i carapaci e raccogliendo il liquido ottenuto: ecco, questa è la bisque!




Per il risotto ecco la ricetta per 4 persone:
320 gr di riso carnaroli
3 cucchiai di olio extravergine di oliva ( o metà olio e metà burro)
1/4 di cipolla bianca piccola o rossa di Tropea tritata
bisque di gamberi o scampi
acqua bollente o brodo vegetale
sale
pepe

Per mantecare il risotto:
4 cucchiai abbondanti di parmigiano grattugiato
olio q.b. o 60 gr di burro freddo a dadini .

In un tegame a bordi alti, versare l'olio e, quando è caldo, aggiungere il riso.
Far tostare il riso a fuoco vivace per qualche minuto girandolo continuamente con un cucchiaio.
Unire la cipolla e la bisque di crostacei.
Cuocere il risotto per 16' aggiungendo l'acqua bollente o il brodo vegetale un poco per volta, facendo attenzione che il riso non si asciughi troppo tra un'aggiunta e l'altra.
Trascorsi i 16', controllare che nel riso ci sia ancora abbastanza liquido altrimenti il risotto non viene "all'onda" ma risulta troppo asciutto.
Spegnere il fuoco e mantecare aggiungendo l'olio o il burro freddo, il parmigiano e mescolare velocemente con un cucchiaio per far formare la tipica salsina.
Servire con una spolverata di pepe appena macinato e volendo con altro parmigiano.

BOM Blocco di marzo " A Tisket , A Tasket"


Nuovo mese, nuovo cestino!
Il blocco di marzo del BOM "A Tisket, A Tasket" è stato messo nel web solo ieri ma io avevo voglia di farlo subito ed eccolo qui!
Questa volta nel cestino c'è una bella coniglietta che ha voglia di saltellare fuori tra i fiori.

giovedì 5 marzo 2009

Insalatina dell'ultimo momento!


Oggi la pigrizia la fa da padrona e, dopo aver visto la pioggia che veniva giù, non ho avuto voglia di uscire.
Se si guarda bene nel frigorifero si trova sempre qualcosa per improvvisare un piatto. Oggi è il turno dell'insalata! Ho trovato un finocchio, il cavolo cappuccio rosso e le olive nere "Taggiasche".
Ho tagliato le verdure molto sottilmente, ho aggiunto le olive e ho condito il tutto con poco sale, pepe nero e una vinaigrette di olio e succo d' arancia.
Forse ho scoperto l'acqua calda ma vi assicuro che è molto buona e sopratutto talmente colorata da essere adatta a questa giornata così grigia.

martedì 3 marzo 2009

Non è mai troppo tardi per le ...castagnole


Durante il periodo del carnevale non ho cucinato i classici dolci perchè in casa abbiamo avuto l'influenza.
Oggi, girando sui vari blog a me cari, ho ritrovato la ricetta delle castagnole di Adriano.
Il suo blog è interessantissimo e vi consiglio di visitarlo.
Ma torniamo alle castagnole...sono venute leggerissime e molto aromatiche.
La ricetta l'ho modificata in parte cioè, al posto della farina di mandorle classica, ho usato quella fatta da me in cui la metà delle mandorle non è stata privata della buccia.
Ingredienti:
500 gr di farina 00

150 gr zucchero
2 uova grandi
zeste gratt. di limone
75 gr farina di mandorle ( metà mandorle non pelate)
5 gr lievito in polvere
50 gr latte
50 gr maraschino ( o metà maraschino e metà Strega)
2,5 gr sale
75 gr burro fuso freddo

Montare in planetaria le uova con lo zucchero, unire il burro, le zeste e continuare a montare.
Montare la frusta a "foglia" nella planetaria ed unire le mandorle, il sale e metà della farina setacciata con il lievito. Alternare liquore e latte al resto della farina fino ad ottenere una pasta della consistenza di una frolla morbida.
Quando la lavorazione della pasta è terminata, invece di arrotolare a bastoncino come previsto da Adriano, l'ho messa in una tasca da pasticceria "usa e getta".
Con una mano si preme la pasta in modo che fuoriesca dalla punta e, appena raggiunge la misura di 2 cm. di lunghezza, si taglia con li forbici facendola cadere gli gnocchettini direttamente nella padella.
In questo modo si evita di usare la tavola di legno e, se avanza un poco di pasta, si può conservare in frigorifero direttamente nella tasca per, eventualmernte, friggere altre castagnole il giorno dopo per fare il bis.

lunedì 2 marzo 2009

Gregory Colbert



Ho la passione per questo fotografo canadese! Clicccate qui e avrete la possibilità di ammirare delle foto e filmati splendidi.
Il suo messaggio è: il mondo animale e l'uomo possono interagire e comunicare! Sono assolutamente daccordo con lui.