giovedì 30 settembre 2010

IL FIORE DELLA...PIOGGIA

Un vecchio ombrello, qualche ora di tempo a disposizione e il gioco è fatto!
La prima cosa da fare è eliminare le stecche, il manico dell'ombrello e lavare la stoffa.Ritagliare dalla stoffa, che è sintetica, tanti bei cerchi di diversa misura ; i più grandi devono essere tagliati al bordo per ottenere i petali.
A questo punto viene il bello: munirsi di una candela accesa e passarci vicino il bordo dei fiori, quel tanto che basta, per poter rifinire a caldo la stoffa .
Io, per sicurezza, lavoro in bagno, vicino al lavabo così, se occorre, ho l'acqua a disposizione.
Infilare una gugliata di filo resistente in un ago abiastanza grande e, facendo una filza a cerchio , formare l'arricciatura centrale e decorare con un botttone.
In questo caso, ho ritagliato un cerchietto di crepla e l'ho fissato con qualche punto.
Questo fiore sarà cucito su un cappello invernale da indossare quando piove.

lunedì 27 settembre 2010

VERDURE ARCOBALENO

Da qualche giorno il tema di questo blog è : il colore.
Vi propongo quindi, un contorno di verdure molto colorato....praticamente ha quasi tutti i colori dell'arcobaleno. Manca solo il blu ma ho rimediato usando la saliera e la tovaglia di colore azzurro.
I peperoni usati sono quelli della varietà Trottola ( o di Cuneo) dalla polpa soda e molto saporita.

Ingredienti:

Peperoni Trottola rossi e gialli
un cuore di sedano bianco
qualche carota
1 cipolla rosa o rossa media
foglie di basilico
1 bicchiere di vino bianco secco
olio evo
sale

Tagliare a pezzi il cuore di sedano, le carote e i peperoni ....ovviamente dopo aver eliminato i semi e i filamenti bianchi.
Tagliare a spicchietti la cipolla e farla scaldare in un tegame con abbondante olio.
Aggiungere tutte le altre verdure e le foglie di basilico.
Salare e far scaldare il tutto mescolando un po'.
Aggiungere il vino e coprire il tegame.
Cuocere per circa 15' e poi far evaporare tutto il vino. Se occorre, aggiungere un po' di acqua tiepida.

PENNELATE VERDI


Vi siete mai soffermati ad osservare l'edera da vicino?
Madre Natura si è divertirta ad intingere il pennello nel verde....e a colorare le foglie una ad una....

venerdì 24 settembre 2010

mercoledì 22 settembre 2010

POESIA PER QUESTA NOTTE DI LUNA PIENA

LUNA PIENA
Quando sale la luna
si perdono le campane
e appaiono i sentieri
dell'impenetrabile.
Quando sale la luna
il mare copre la terra
e il cuore si sente
isola dell'infinito.
La luna è più lontana
del sole e delle stelle.
E' profumo e ricordo,
sfarzo d'azzurro sfiorito.
(Federico Garcia Lorca)

Luna llena

Cuando sale la luna
se pierden las campanas
y aparecen las sandas
de lo impenetrable.
Cuando sale la luna
el mar cubre la tierra
y el corazòn se siente
isla del infinito.
La luna està màs lejos
que el sol y las estrellas.
Es perfume y recuerdo,
pompa de azul marchito.

QUALCOSA DI ROSSO....

L'ennesima estate è trascorsa e mi rimane nel cuore il suo calore e il suo colore.
Per continuare a godere di questa sensazione ho acquistato alcune piantine di peperoncino che ho messo sul davanzale della finestra.
Al mattino mi danno il buongorno e la loro vista mi rallegra.
Sempre con lo stesso intento, oggi ho cucito un grembiule utilizzando una tela cerata con tanti papaveri rossi. Con i pezzi che sono avanzati dal taglio, ho fatto una borsettina che servirà a contenere il necessario per il trucco.

Per fare il grembiule basta tagliare la tela, orlare i bordi e attaccare le fettucce.
Per la borsettina, ecco il tutorial.

Occorrente:
2 pezzi di tela cerata di 24,5 cm x 23 cm.
1 cerniera lampo lunga cm 20
filo da cucire bianco o rosso
1 pezzettino di catenella metallica
1 pom-pom rosso
alcuni pezzetti di fettuccia bianca tagliati in sbieco
NB: i bordi delle cuciture misurano 0.5 cm.
Allineare il bordo della cerniera lampo al lato corto di un rettangolo di tela (diritto contro diritto) e spillare.
Montare sulla macchina da cucire l'apposito piedino e attaccare la cerniera lampo facendo una cucitura.
Ripetere la stessa operazione all'altro lato della cerniera e con il secondo rettangolo di tela.
Aprire e distendere i due rettangoli e ribattere le cuciture ai lati della cerniera lampo a una distanza di qualche millimetro.Aprire a metà la lampo (altrimenti alla fine non si può rivoltare il lavoro!), disporre i due rattangoli di stoffa diritto contro diritto e, dopo aver allineato i lati, spillare e cucire fisssando bene le cuciture con qualche punto indietro.
Cucire i due lati , spillare e cucire anche il fondo.
Allineare ogni cucitura laterale con quella inferiore e , ad ogni angolo, si formerà un pizzo che andrà segnato con la matita, andrà spillato, cucito e rifilato con le forbici.Rivoltare la borsettina e attaccare alla cerniera lampo la catenella metallica.
Attaccare alla catenella un ciondolino o un fiore di stoffa.
Io ho usato un pom-pom rosso fissato ad alcuni pezzettini di fettuccia bianca (tagliata in sbieco con la forbice zig-zag) per formare un fiore.
Questo è il risultato:

domenica 19 settembre 2010

PANCAKES CON FARINA DI SEGALE SENZA BURRO

Per quei pomeriggi domenicali un po' così, così....cosa c'è di meglio di qualche dolcino confortante? I pancakes hanno il vantaggio che non sono dolcissimi e quindi si possono mangiare senza tanti rimorsi di coscienza.
Se invece si vuole strafare, si possono servire con la confettura di frutta. Come si vede dalla fotografia, in questo caso, ho usato quella di albicocche.

Ingredienti per 12 pancackes:

75 g farina di grano 00
50 g farina integrale di segale
100 g latte intero
2 cucchiai di zucchero
1 uovo intero
4 g lievito iin polvere per dolci (baking)
2 cucchiai di olio evo
un pizzico di sale

In una ciotola mettere le farine, il sale, lo zucchero e il lievito. Mescolare.
In un'altra ciotola mettere l'uovo, il latte e l'olio. Mescolare bene e versare il tutto nella prima ciotola contenente gli elementi solidi. Con una frusta girare bene fino a che la pastella è bella liscia e senza grumi.
Ungere con olio una larga padella antiaderente (togliendo l'eventuale eccesso di olio usando la carta da cucina) e far scaldare.
Versare nella padella la pastella a cucchiaiate e formare i pancakes.
Cuocere a fuoco delicato, rigirandoli solo una volta.
Servire con sciroppo di acero o confettura di frutta.

giovedì 9 settembre 2010

CIPOLLE DELICATE


Come si sarà capito, quest'anno soffro di barattolite acuta e anche le cipolle rosa sono finite nei vasetti!
Questa varietà di cipolla, dolce e tenera, la trovo solo in estate.
Sono molto golosa di cipolle ed allora le ho preprarate in vaso così ,quando quest'inverno le mangerò, mi faranno ricordare la calda estate.

Indredienti:

1 kg di cipolle rosa ( o rosse)
1/2 lt di aceto di vino bianco
3 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di sale
2 cucchiai di olio
2 foglie fresche di alloro
4 chiodi di garofano
grani di pepe verde

Pelare le cipolle e tagliarle a spicchi non troppo fini.
In un tegame di acciaio versare l'aceto e tutti gli altri ingredienti e, quando il tutto bolle, aggiungere le cipolle e far cuocere per 5'.
Con una schiumarola scolare le cipolle e disporle nei vasi di vetro.
Versare l'aceto riempiendo i vasi fino a 1 cm dal bordo e tappare.
Si può non sterilizzare ma io li faccio bollire in una pentola piena di acqua per 15'.
Ovviamente il livello dell'acqua deve superare quello dei barattoli per almeno 4 o 5 cm.
Far freddare senza toglierli dalla pentola in modo che si possa formare il sottovuoto!

mercoledì 8 settembre 2010

"U COTTU"


Ho comprato questo bel torchietto che di solito viene usato per eliminare l'acqua di vegetazione dalle verdurequando si vuole conservarle sott'olio.
In questo caso l'ho usato per spremere l'uva ed ho ottenuto tanto bel succo cheho fatto cuocere a fuoco bassissimo per molte ore fino ad ottenere un succo denso che servirà a dolcificare i dolci fritti. Praticamente, alla fine, si ha un volume che è 1/10 di quello iniziale.
Si può conservare nelle bottigliette scure senza sterilizzarlo ma io ho preferito versarlo nel vasetti classici che ho fatto bollire per 15'.Si può usare al posto del miele, per dolcificare i pancakes ma è indispensabile per le "carteddate".

martedì 7 settembre 2010

CICIARI E TRIA ovvero Pasta e ceci alla salentina


L'anno scorso, di ritorno dal mare, ho portato anche il bel libro "Salento in pentola" regalatomi dalla mia amica Delia. Questo libro, scritto insieme ai suoi alunni, raccoglie 40 ricette tradizionali salentine.
Ieri ho preparato "Ciceri e tria", ovvero una minestra di ceci e tagliatelle, ed ecco la ricetta:

Ingredienti per 4 persone:

per i ceci:
250 g. ceci cecchi
1 spicchio di aglio non sbucciato
1 rametto di rosmarino

par la pasta:
400 g. farina di grano duro
200 g acqua tiepida

Per il condimento:
2 spicchi di aglio
1 rametto di rosmarino
olio
sale
pepe nero

La sera precedente mettere a bagno i ceci in acqua a temperatura ambiente.
Al mattino mettere a cuocere i ceci in nuova acqua tiepida con l'aggiunta di uno spicchio di aglio con la camicia e il rosmarino. Ovviamente è inutile dire che vanno cotti molto lentamente e a fuoco molto basso. Il sale si aggiunge alla fine altrimenti rimangono crudi.
Intanto preparare la pasta mescolando la farina con l'acqua e lavorare molto bene fino a che l'impasto risulta liscio e vellutato.
Formare una palla, coprirla con un tegame e far riposare almeno per 30'.
Stendere la "tria", ovvero la sfoglia, non troppo sottilmente e ritagliare tante belle tagliatelle e metterle sull'asse spolverandole con un po' di farina in modo che non si attacchino tra di loro.
Quando è ora di pranzo, far dorare in abbondante olio extrav. di oliova due spicchi di aglio tagliati a fettine e il rametto di rosmarino . Aggiungere i ceci e far insaporire per qualche minuto. Unire l'acqua sufficiente per la cottura della minestra, il sale e portare a bollore.
Versare metà tagliatelle e proseguire la cottura per 5'.
Friggere le rimanenti tagliatelle in abbondante olio fino a che sono leggermente dorate.
Quando la minestra è cotta, aggiungere le tagliatelle fritte e pepare.

Per quanto riguarda i ceci, io non amo quelli troppo grandi ma di solito utilizzo quelli di Spello o, quando li trovo, quelli pugliesi.
Non dite che sono pazza, ma quando sono cotti, io li sbuccio uno ad uno perchè la cutitola mi procura dei forti mal di pancia ma, vi assicuro, ne vale la pena!




lunedì 6 settembre 2010

PASTA AL FORNO CON LE MELANZANE

Il contadino del mercato mi ha consigliato queste belle melanzane di origine indiana ma coltivate nel Lazio che mi sono piaciute moltissimo. Hanno una forma molto allungata, sono sottili, la polpa è soda, la buccia è tenera e sono prive di semi.
In conclusione, sono buonissime e allora ieri le ho utilizzate per la pasta al forno con le melanzane.
Il condimento è lo stesso che si usa a Lecce per preparare le "orecchiette di sant'Oronzo" ma io ho utilizzato i tortiglioni ed ho aggiunto, come variante, il formaggio cacioricotta grattugiato.
Questa pasta al forno veniva preparata in occasione della festa di sant'Oronzo, patrono di Lecce, che ricorre a fine luglio e che dura tre giorni.

Ingredienti per 4 persone:

400 gr. pasta tipo penne o tortiglioni
1 kg pomodori perini da sugo
1/4 di cipolla
2 spicchi d'aglio
4 melanzane lunghe o 2 melanzane viola medie
parmigiano grattugiato qb
pecorino grattugiato qb
cacioricotta stagionato grattugiato qb
qualche foglia di basilico
sale
olio
pangrattato qb

Lessare la pasta al dente, scolarla e tenerla a intiepidire.
Per la salsa: pelare i pomodori dopo averli immersi per 30" in acqua bollente e averli raffreddati sotto l'acqua fredda.
Eliminare i semi e tagliarli a dadini.
Tritare la cipolla e sbucciare l'aglio.
In una padella, scaldare l'olio, versare la cipolla, il basilico e 1 spicchio di aglio.
Far scaldare e aggiungere i pomodori
Salare e cuocere a fuoco moderato..

Per le melanzane: tagliare le melanzane a dadini e cuorcerle in padella con olio e aglio a fuoco abbastanza deciso e senza rigirare troppo spesso.

Condire la pasta con la salsa, le melanzane, i formaggi e distribuirla in una teglia già unta con olio. Spolverare con un po' di formaggio e con pangrattato.
Cuocere al forno a 200° per 20'.

domenica 5 settembre 2010

COME DISGORGARE IL LAVELLO CON UN METODO NATURALE

ECCEZIONALE!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Questa mattina ho messo in pratica un consiglio trovato sul web per disgorgare il lavello che non ingoiava più. Probabilmente si erano depositati i residui delle foglie delle verdure..all'inizio sembrava che non succedeva nulla ma all'improvviso, ho sentito un rumore secco, come quello di un tappo da champagne che salta, e tutto si è risolto senza usare prodotti chimici.

Ecco le dosi per la polvere miracolosa:
150 g di sale fino
150 g di bicarbonato di sodio
1 lt acqua bollente

Far bollire l'acqua.
Mescolare il sale con il bicarbonato e inserirli nello scarico del lavello.
Immediatamente versare nello scaricoalmeno un litro di acqua bollente.
Far scorrere abbondante acqua fredda.
Provare per credere!!

sabato 4 settembre 2010

RISO, PATATE E COZZE

Al mare ho come vicina di casa Lia, una simpatica signora barese, che ha la mia stessa passione per la cucina. Il genero, che va matto per i miei bomboloni, quast'anno mi aspettava con ansia,
perchè voleva mangiare i miei bomboloni con la marmellata.
Io e Lia allora abbiamo deciso di scambiarci i segreti culinari...io le ho insegnato a preparare i bomboloni e lei mi ha svelato i trucchi del piatto più tipico in assoluto della cucina barese: riso, patate e cozze.
Questo è un piatto che si può preparare in anticipo e quindi è comodo in estate perchè quando si torna dal mare si ha già la cena pronta.
Esistono due scuole di pensiero sull'utilizzo o meno della zucchina. A Bari non si usa mentre nella provincia e sopratutto a Lecce sì.
Appena tornata a Roma, ho riprovato questa ricetta e il risultato è stato eccellente...per cui, ve la passo sperando che anche chi viene a curiosare sul mio blog, possa godere di questo piatto tradizionale ma buonissimo.
I vegetariani possono eliminare le cozze e la preparazione sarà ugualmente buona.
Per questa ricetta occorre una teglia con il bordo alto.
Ovviamente gli ingredienti, come si faceva una volta, non vanno pesati ma si procede regolandosi "a occhio"!

Ingredienti:

cozze sufficienti a formare uno strato
1 cipolla bianca o rosa grande
patate
1 spicchio di aglio grande
prezzemolo trito
parmigiano grattugiato qb
pecorino grattugiato qb
riso tipo Arborio o Carnaroli
pomodorini
pangrattato qb
sale
pepe nero
olio

Pulire le cozze, togliere il bisso e aprirle a crudo eliminando una valva e raccogliendo il liquido che fuoriesce.
Tagliare a fettine la cipolla, tritare lo spicchio di aglio e il prezzemolo.
Tagliare le patate a fette alte 3 mm e metterle in una bacinella con acqua fredda.

Versare un po' di olio nella teglia e distribuire metà cipolla tagliata a fettine.
Distribuire qualche pomodorino a pezzi e cospargere con aglio tritato e prezzemolo.
Formare uno strato con le fettte di patate, distribuire il parmigiano e il pecorino, distribuire le cozze tenendo le valve in basso e formando uno strato che ricopre totalmente le teglia.
Salare e pepare.
Distribuire il riso crudo sulle cozze formando uno strato uniforme (senza vuoti) alto 1 cm.
Versare abbondante olio, distribuire le cipolle, l'aglio, il prezzemolo, le patate, i pomodorini a pezzi, il parmigiano, il pecorino, altro prezzemolo, sale, pepe e olio.
Cospargere con pangrattato e oliare ancora un po'.
Versare l'acqua delle cozze vicino al brodo della teglia e aggiungere tanta acqua fredda fino ad arrivare al livello dell'ultimo strato di patate.
Cuocere per un'ora il forno caldo a 200° accendendo il grill negli ultimi 10' di cottura.
Prima di servire far intiepidire e riposare.