Nel mese di maggio del 2010, se ricordate, avevo realizzato il quilt "Floating in the Sea of the Life" in cui due delfini nuotano in cerchio.
In quella occasione avevo preparato con la tecnica del paper piecing altri due delfini che poi erano finiti in una scatola in attesa di tempi migliori.
Questa mattina, con il bel sole che c'era. sarei andata molto volentieri al mare ma per una serie di problemi ho dovuto rinunciare.
Il mare è diventato allora il soggetto per questo Mug Rug .
Il trapunto è stato eseguito a macchina e gli uccelli sono stati disegnati con un pennarello indelebile per tessuti.
lunedì 31 gennaio 2011
mercoledì 26 gennaio 2011
A RED FLOWER IN MY MUG RUG
Basta con le tovaglie! Ora per la prima colazione o per un tè va di moda il "MUG RUG".
In qualche post precedente ho già raccontato della mia compulsione all'acquisto di tessuti... e quindi, ad un certo punto, devo pur utilizzarli!
Ecco un modo simpatico per vivacizzare i risvegli: usare delle piccole tovagliette imbottite individuali.
Il procedimento per realizzare il mug rug è uguale a quello per le presine. Occorrono due rettangoli di stoffa per il davanti e il dietro, uno di imbottitura bassa pr formare il sandwich e un tessuto per il bordo di rifinitura. Le misure normalmente sono di 10" x 6" (ovvero 25 cm x 15 cm)
In questo caso io ho utilizzato le stoffe di Ikea per il dietro e il davanti e una stoffa giapponese per il bordino.
Questo fiore rosso, che anticipa la primavera, l'ho dipinto con un pennarello indelebile per stoffa.
In qualche post precedente ho già raccontato della mia compulsione all'acquisto di tessuti... e quindi, ad un certo punto, devo pur utilizzarli!
Ecco un modo simpatico per vivacizzare i risvegli: usare delle piccole tovagliette imbottite individuali.
Il procedimento per realizzare il mug rug è uguale a quello per le presine. Occorrono due rettangoli di stoffa per il davanti e il dietro, uno di imbottitura bassa pr formare il sandwich e un tessuto per il bordo di rifinitura. Le misure normalmente sono di 10" x 6" (ovvero 25 cm x 15 cm)
In questo caso io ho utilizzato le stoffe di Ikea per il dietro e il davanti e una stoffa giapponese per il bordino.
Questo fiore rosso, che anticipa la primavera, l'ho dipinto con un pennarello indelebile per stoffa.
sabato 22 gennaio 2011
Borsettina portatrucco
Qualche giorno fa sono andata da IKEA sperando di trovare uno sgabello per mio figlio . Lui ha sempre suonato il basso elettrico ma ora che suona anche la chitarra ha bisogno di una sedia adatta.
Io vado raramente da IKEA perchè non ho mai tanto tempo a disposizione e anche perchè so, che se vado, comunque compro qualche stoffa.
Anche questa volta non ho saputo resistere e sono tornata a casa , oltre che con uno sgabello pieghevole, anche con tre stoffine abbinabili tra loro.
Oggi mi sono messa all'opera e le ho utilizzate per fare una borsettina portatrucco che regalerò ad un'amica. Che ve ne pare?
Io vado raramente da IKEA perchè non ho mai tanto tempo a disposizione e anche perchè so, che se vado, comunque compro qualche stoffa.
Anche questa volta non ho saputo resistere e sono tornata a casa , oltre che con uno sgabello pieghevole, anche con tre stoffine abbinabili tra loro.
Oggi mi sono messa all'opera e le ho utilizzate per fare una borsettina portatrucco che regalerò ad un'amica. Che ve ne pare?
lunedì 17 gennaio 2011
Borsettina giapponese portagioielli
Risistemando la biblioteca, ho ritrovato un bellissimo libro di Kumiko Sudo in cui l'autrice spiega passo passo come realizzare tante piccole borsette in stoffa. I modelli, quasi tutti di ispirazione floreale, sono molto precisi e il libro riporta le spiegazioni in modo chiaro ed esauriente.
Poichè avevo bisogno di una borsettina in cui riporre alcune collane, ho scelto il modello che si chiama "Avalance Lily" e che quindi dovrebbe ricordare una varietà di giglio.
Per realizzare questo piccolo portagioielli occorre : 2 o 3 stoffine abbinabili , ago, filo in tinta, cordino o coda di topo e un po' di ovattina sintetica.
Le cuciture sono state eseguite tutte a mano.
giovedì 13 gennaio 2011
Pasta con i talli
Quando gli orticultori cimano le piante delle zucchine al mercato è possibile acquistare i talli .
Prima di lessarli bisogna eliminare i fili dai gambi delle foglie e le parti più dure.
Le zucchine più grandi e i fiori possono essere tenuti da parte per poi cuocerli in padella con olio e aglio.
Preparare una salsa di pomodoro con olio, aglio, peperoncino e pomodori freschi (o pomodori in scatola) tagliati a dadini.
Lessare i talli, tagliarli a pezzi , unirli alla salsa di pomodoro e far insaporire il tutto ancora per qualche minuto.
Lessare la pasta, condirla con le zucchine, i fiori e i talli.
Aggiungere il parmigiano o dadini di formaggio fresco tipo caciottina( o di ricotta stagionata).
Prima di lessarli bisogna eliminare i fili dai gambi delle foglie e le parti più dure.
Le zucchine più grandi e i fiori possono essere tenuti da parte per poi cuocerli in padella con olio e aglio.
Preparare una salsa di pomodoro con olio, aglio, peperoncino e pomodori freschi (o pomodori in scatola) tagliati a dadini.
Lessare i talli, tagliarli a pezzi , unirli alla salsa di pomodoro e far insaporire il tutto ancora per qualche minuto.
Lessare la pasta, condirla con le zucchine, i fiori e i talli.
Aggiungere il parmigiano o dadini di formaggio fresco tipo caciottina( o di ricotta stagionata).
giovedì 6 gennaio 2011
lunedì 3 gennaio 2011
BISCOTTI PER LA COLAZIONE
E' passato Natale, è passato il Capodanno e quindi: BASTA CON I PANETTONI E I TORRONI.
Per il mattino, a colazione, qualche biscotto semplice semplice è l'ideale e allora ecco la ricetta dei biscotti della nonna.
Questi biscotti hanno il pregio di non contenere burro ma solo olio extravergine di oliva e la quantità di zucchero è abbastanza limitata.
In questa ricetta, come lievito, è prevista l'ammoniaca in polvere per dolci che io compro in una torrefazione e non in farmacia dove la fanno pagare dieci volte di più.
L'ammoniaca si conseva bene in un vasetto di vetro con chiusura ermetica.
Ingredienti:
600/700 g farina 00 (secondo la grandezza delle uova)
200 g zucchero semolato
2 uova
100 g olio evo
1 pizzico di sale
15 g amminiaca in polvere per dolci
125 g latte
1/2 stecca di vaniglia (semi)
scorza grattugiata di 1 limone biologico
In planetaria o in una ciotola capiente,versare le uova, lo zucchero, i semi della vaniglia e il pizzico di sale. Far montare molto bene.
Nel frattempo, versare il latte in un tegamino abbastanza capiente, far intiepidire e aggiungere l'ammoniaca. Girare bene con un cucchiaio in modo che l'ammoniaca possa sciogliersi e versare il tutto, a filo, nella montata di uova e zucchero.
Unire poi, sempre a filo, l'olio , la farina a cucchiaiate e poi la scorza del limone grattugiata.
Si otterrà un impasto più morbido della pasta frolla!
Trasferire l'impasto sulla tavola di legno ben infarinata e formare cilindri come se si dovessero fare gli gnocchi. Appiattirli con le mani o con l'aiuto di un mattarello e tagliarli a pezzi lunghi 10 cm.
Trasferire i biscotti sulla teglia bassa foderata con carta forno e cuocerli a 200° per 12' - 14'.
Devono rimanere abbastanza chiari.
Dopo sfornati, farli freddare su una grata metallica.
Per il mattino, a colazione, qualche biscotto semplice semplice è l'ideale e allora ecco la ricetta dei biscotti della nonna.
Questi biscotti hanno il pregio di non contenere burro ma solo olio extravergine di oliva e la quantità di zucchero è abbastanza limitata.
In questa ricetta, come lievito, è prevista l'ammoniaca in polvere per dolci che io compro in una torrefazione e non in farmacia dove la fanno pagare dieci volte di più.
L'ammoniaca si conseva bene in un vasetto di vetro con chiusura ermetica.
Ingredienti:
600/700 g farina 00 (secondo la grandezza delle uova)
200 g zucchero semolato
2 uova
100 g olio evo
1 pizzico di sale
15 g amminiaca in polvere per dolci
125 g latte
1/2 stecca di vaniglia (semi)
scorza grattugiata di 1 limone biologico
In planetaria o in una ciotola capiente,versare le uova, lo zucchero, i semi della vaniglia e il pizzico di sale. Far montare molto bene.
Nel frattempo, versare il latte in un tegamino abbastanza capiente, far intiepidire e aggiungere l'ammoniaca. Girare bene con un cucchiaio in modo che l'ammoniaca possa sciogliersi e versare il tutto, a filo, nella montata di uova e zucchero.
Unire poi, sempre a filo, l'olio , la farina a cucchiaiate e poi la scorza del limone grattugiata.
Si otterrà un impasto più morbido della pasta frolla!
Trasferire l'impasto sulla tavola di legno ben infarinata e formare cilindri come se si dovessero fare gli gnocchi. Appiattirli con le mani o con l'aiuto di un mattarello e tagliarli a pezzi lunghi 10 cm.
Trasferire i biscotti sulla teglia bassa foderata con carta forno e cuocerli a 200° per 12' - 14'.
Devono rimanere abbastanza chiari.
Dopo sfornati, farli freddare su una grata metallica.
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domenica 2 gennaio 2011
ZENZERO CANDITO
Ogni Natale lo stesso dilemma: panettone con i canditi o senza?
Io comunque preferisco quello classico cioè con i canditi e l'uvetta anche se i canditi non mi fanno impazzire.
Lo zenzero candito, invece, mi piace a tal punto che lo preparo in casa così, quando ho freddo o quando voglio commettere un peccato di gola, ne mangio qualche pezzettino e l'umore va alle stelle.
Se avete qualche buon fornitore vi consiglio di provare....io lo acquisto in un negozio gestito da alcuni ragazzi del Bangladesh e lo trovo sempre fresco e a buon prezzo...molto diverso da quello che si vende nei supermercati.
La ricetta è semplice e la preparazione abbastanza veloce.
Ingredienti:
300 g radice di zenzero
300 g zucchero semolato
6 cucchiai di acqua ( ovvero 1 cucchiaio per ogni 50 g zucchero)
Le radici di zenzero vanno pelate e e tagliate a fettine regolari spesse 4mm.
Versare lo zenzero in una pentola e aggiungere tanta acqua fredda fino a che arriva allo stesso livello.
Portare a bollore l'acqua, abbassare il fuoco e continuare a cuocere per 30'.
Scolare lo zenzero e metterlo in un tegame insieme allo zucchero e ai 6 cucchiai di acqua.
Cuocere a fuoco medio per almeno 25' o fino a quando le fettine sono lievemente traslucide.
Con una pinzetta, prelevare le fettine di zucchero dallo sciroppo e collocarle su una grata metallica ( io ho usato uno setaccio di acciaio) senza sovrapporle.
Far asciugare per qualche ora.
Mettere altro zucchero semolato in un piatto da minestra o in una ciotola e rotolarci le fettine di zenzero.
Disporre di nuovo le fettine sulla gratella e far asciugare ancora 1 ora.
Riporre in un vaso di vetro e conservare in un posto fresco.
Lo sciroppo rimasto va conservato in un vasetto di vetro in frigo e può essere utilizzato per aromatizzare i biscotti, la crema pasticcera o il caffè.
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