Era una notte azzurra
con tante stelle in cielo;
sopra le dune sparse
palme dal lungo stelo.
Dolce silenzio. I Magi
sopra cammelli bianchi
seguivan la cometa...
felici e un poco stanchi.
Venivan da lontano,
da regni d'oltremare,
scrutavan l'orizzonte
desiosi d'arrivare.
Ecco Betlemme alfine;
ecco, nella capanna,
un tenero Bambino
in braccio alla sua Mamma.
I vecchi Re si prostrano
e ognuno di loro
offre un suo dono splendido:
incenso, mirra e oro.
Cantano intorno gli angeli:
"All'umile Giudeo
s'inchinano i potenti:
Gloria in excelsis Deo!"
Questa poesia, ricordo dei tempi andati, mi offre l'occasione di invitarvi a intraprendere un lungo viaggio....in quell'universo inesplorato e meraviglioso che è il nostro mondo interiore.
Sarà certamente un viaggio duro e pieno di momenti in cui avremo il desiderio di fermarci e riposare. Ma se avremo coraggio, il giusto passo e molta pazienza, saremo ripagati con un immenso tesoro.