domenica 27 giugno 2010
domenica 20 giugno 2010
CONFETTURA DI ALBICOCCHE
Fortunatamente quest'anno gli alberi di Palombara hanno prodotto parecchi frutti e così , da tre giorni, non faccio altro che preparare le confetture di albicocche e di ciliegie.
L'etichetta l'ho disegnata e stampata usando il programma che ho trovato in questo sito.
Vi svelo un piccolo trucco: per attaccare le etichette, io uso il latte.
Immergo l'etichettta nel latte, la metto sul vaso di vetro e poi tampono bene con la carta da cucina.
In questo modo, quando un vasetto è vuoto e deve essere lavato, non perdo tanto tempo per eliminare l'etichetta nè uso i solventi.
Ingredienti:
1 Kg di polpa di albicocche
500 gr zucchero
succo di 1/2 limone
Eliminare il noccioli delle albicocche e tagliarle a pezzettini. Pesare la polpa delle albicocche e metterla in un tegame di acciaio con il fondo spesso.
Aggiungere il succo del limone e cuocere a fuoco moderato fino a che le albicocche si sono un po'spappolate.
Unire lo zucchero e proseguire la cottura eliminando la schiuma che si produce e girando spesso con un cucchiaio per evitare che possa attaccarsi al fondo del tegame.
Per sapere quando è ora di invasare io faccio questo test: io prelevo 1/2 cucchiaino di confettura e la verso in un piattino che ho tenuto in freezer; inclinando il piattino, non deve scivolare.
Versare nei vasi di vetro (già sterilizzati) e chiuderli senza stringere eccessivamente.
Trasferili immediatamente in una pentola con l'acqua che bolle e far sterilizzare per 15'.
Spegnere il fuoco e lasciare il tutto così fino a che l'acqua è fredda: così si forma il sotovuoto!
Togliere dall'acqua i vasi, asciugarli e attaccare le etichette.
Normalmente io consumo la confettura entro 12 mesi.
L'etichetta l'ho disegnata e stampata usando il programma che ho trovato in questo sito.
Vi svelo un piccolo trucco: per attaccare le etichette, io uso il latte.
Immergo l'etichettta nel latte, la metto sul vaso di vetro e poi tampono bene con la carta da cucina.
In questo modo, quando un vasetto è vuoto e deve essere lavato, non perdo tanto tempo per eliminare l'etichetta nè uso i solventi.
Ingredienti:
1 Kg di polpa di albicocche
500 gr zucchero
succo di 1/2 limone
Eliminare il noccioli delle albicocche e tagliarle a pezzettini. Pesare la polpa delle albicocche e metterla in un tegame di acciaio con il fondo spesso.
Aggiungere il succo del limone e cuocere a fuoco moderato fino a che le albicocche si sono un po'spappolate.
Unire lo zucchero e proseguire la cottura eliminando la schiuma che si produce e girando spesso con un cucchiaio per evitare che possa attaccarsi al fondo del tegame.
Per sapere quando è ora di invasare io faccio questo test: io prelevo 1/2 cucchiaino di confettura e la verso in un piattino che ho tenuto in freezer; inclinando il piattino, non deve scivolare.
Versare nei vasi di vetro (già sterilizzati) e chiuderli senza stringere eccessivamente.
Trasferili immediatamente in una pentola con l'acqua che bolle e far sterilizzare per 15'.
Spegnere il fuoco e lasciare il tutto così fino a che l'acqua è fredda: così si forma il sotovuoto!
Togliere dall'acqua i vasi, asciugarli e attaccare le etichette.
Normalmente io consumo la confettura entro 12 mesi.
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Un utensile particolare
Tutto ciò che riguarda la cucina mi interessa e quando mi capita di entrare in qualche negozio di casalinghi di solito entro e passo un bel po' di tempo a curiosare. Quasi sempre trovo qualcosa di particolare.
A Ferrara ho comperato questo utensile per tagliare le verdure a julienne.
In questo caso l'ho usato per tagliare le zucchine ed ho ottenuto.... gli spaghetti verdi.
A Ferrara ho comperato questo utensile per tagliare le verdure a julienne.
In questo caso l'ho usato per tagliare le zucchine ed ho ottenuto.... gli spaghetti verdi.
venerdì 18 giugno 2010
MINESTRA DI VERZA E RISO
Si, lo so, le zuppe, con questo caldo, non sono proprio l'ideale ma ieri, al mercato, ho acquistato una verza ed oggi ho preparato la minestra di verza e riso.
Ovviamente l'ho mangiata tiepida!
Per rendere questa minestra adatta ai vegetariani basta omettere lo speck!
Ingredienti per 4 persone:
1/2 verza
100 gr riso per minestra (io ho usato il riso Ribe)
speck dell'Alto Adige tagliato a fette alte 1 cm q.b. ( facoltativo)
2 patate medie
1/2 cipollina fresca
prezzemolo tritato
olio evo q.b.
sale
pepe
Eliminare le coste dure e tagliare le foglie della verza a filetti.
Pelare le patate e tagliarle a dadini.
Tritare la cipollina.
Eliminare il grasso dello speck e tagliare le fette a cubetti.
In un tegame a bordi alti versare l'olio, farlo scaldare e aggiungere la cipollina tritata e i dadini di speck.
Far scaldare un poco e poi aggiungere la verza, le patate e un po' di sale. Far appassire sempre rimestando e poi unire l'acqua calda.
Cuocere per 10 minuti , aggiungere se occorre altra acqua calda, portare a bollore e poi unire il riso.
Cuocere per 15 minuti.
Versare la minestra nei piatti, cospargere di prezzemolo trito ed eventualmente e spolverare con il pepe macinato al momento
Ovviamente l'ho mangiata tiepida!
Per rendere questa minestra adatta ai vegetariani basta omettere lo speck!
Ingredienti per 4 persone:
1/2 verza
100 gr riso per minestra (io ho usato il riso Ribe)
speck dell'Alto Adige tagliato a fette alte 1 cm q.b. ( facoltativo)
2 patate medie
1/2 cipollina fresca
prezzemolo tritato
olio evo q.b.
sale
pepe
Eliminare le coste dure e tagliare le foglie della verza a filetti.
Pelare le patate e tagliarle a dadini.
Tritare la cipollina.
Eliminare il grasso dello speck e tagliare le fette a cubetti.
In un tegame a bordi alti versare l'olio, farlo scaldare e aggiungere la cipollina tritata e i dadini di speck.
Far scaldare un poco e poi aggiungere la verza, le patate e un po' di sale. Far appassire sempre rimestando e poi unire l'acqua calda.
Cuocere per 10 minuti , aggiungere se occorre altra acqua calda, portare a bollore e poi unire il riso.
Cuocere per 15 minuti.
Versare la minestra nei piatti, cospargere di prezzemolo trito ed eventualmente e spolverare con il pepe macinato al momento
AGLIO SELVATICO
Fortunatamente, andando in campagna, ancora capita di trovare l'aglio selvatico.
Il fiore ha delle sfumature di viola molto belle e una forma sferica perfetta!
mercoledì 16 giugno 2010
RATATOUILLE o più semplicemente, MISCHIETTO DI VERDURE
La Ratatouille, che in casa nostra abbiamo sempre chiamato "mischietto di verdure", è una preparazione di origine nizzarda .
Io ho usato tutte le verdure estive e quindi anche le melanzane che non sono previste nella ricetta francese.
Questo piatto è molto buono anche mangiato freddo ma, secondo me, è meglio non conservarlo per il giorno successivo perchè le patate non solo cambiano gusto ma perdono anche molte sostanze nutritive.
Ingredienti:
cipolle bianche fresche
melanzane
peperoni rossi e gialli
zucchine
patate
pomodori da sugo
sale
olio
basilico (facoltativo)
Tagliare ad anelli le cipolle.
Pelare le melanzane e tagliarle a tocchetti.
Eliminare i semi e il torsolo dei peperoni e tagliarli a listarelle.
Tagliare a dischetti le zucchine.
Pelare le patate e tagliarle a fette spesse mezzo centimetro.
Tagliare i pomodorini a spicchietti.
In un largo tegame con il fondo spesso, versare un po' di olio, mettere le verdure a strati seguendo l'ordine di preparazione e irrorare con altro olio.
Salare, incoperchiare e stufare a fuoco basso fino a che le verdure sono cotte ma non disfatte.
In genere sono sufficienti 20' di cottura.
Se occorre, aggiungere poca acqua tiepida.
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domenica 13 giugno 2010
FAVE, LATTUGA , ANELLI DI CIPOLLA E CURRY
Per rendere più appetibili le fave fresche, ho pensato di abbinarci le cipolle e le coste delle foglie di lattuga. Questi tre alimenti, uniti tra loro, sono tipici della cucina tradizionale romanesca, ma in questa ricetta, l'aggiunta del curry in polvere, li rende più sfiziosi..
Ingredienti:
fave fresche di media grandezza
coste di lattuga
cipolline fresche ( con la parte verde)
olio extrav.
1 cucchiaino di curry in polvere
farina di frumento "0" q.b.
acqua fredda
Sgusciare le fave e sbollentarle per 3 minuti in acqua salata. Scolarle e freddarle sotto l'acqua fredda.
Eliminare la pelle.
Tagliare la parte verde delle cipolle a rondelle sottilissime e la parte bianca a fette di 0,5 cm. per ottenere degli anelli che poi andranno fritti.
Scaldare in una larga padella un po' di olio , aggiungere la parte verde delle cipolline e cuocere per 1 minuto. Unire le fave e il sale. Cuocere per altri 5 minuti aggiungendo eventualmente un pochino di acqua tiepida.
Lavare la lattuga e tenere da parte le coste delle foglie che vanno tagliate della lunghezza di 6 - 7 cm.
Preparare una pastella con la farina, l'acqua fredda e il curry.
Versare nella pastella le verdure e friggerle cuocendo prima la lattuga e poi gli anelli di cipolla.
Man mano che si friggono, passarli su carta da cucina per assorbire l'eventuale eccesso di olio. Salare e servire in ciotole individuali.
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venerdì 11 giugno 2010
RAVIOLI CON RIPIENO DI MELANZANE E PATATE
Cosa si può mangiare di buono senza rischiare di alzare il livello dei trigliceridi nel sangue?
Questa è la domanda che mi ronza nella testa in questi giorni....ed oggi ho anche trovato la risposta: ravioli con ripieno di melanzane e patate!
Ovviamente è un piatto non troppo condito ma, comunque, si può sempre aggiungere nel ripieno il parmigiano grattugiato ed eventualmente anche l'uovo.
Ingredienti per 4 persone:
Per il ripieno:
2 melanzane lunghe di grandezza media
2 patate
1/2 spicchio di aglio tritato
prezzemolo tritato q.b.
un pizzico di origano
2 cucchiai di pane grattugiato
pepe macinato q.b.
sale
Per la pasta:
300 gr. farina di grano duro rimacinata
150 g circa di acqua a temperatura ambiente
Per la salsa:
1 kg. di pomodori da sugo "del pennolo" o simili
un pezzetto di cipollina fresca
olio extravergine
Per la pasta:
versare la farina sulla tavola di legno, aggiungere l'acqua e impastare a lungo fino a che la pasta risulta liscia.
Per il ripieno:
tagliare le melanzane ( senza eliminare la buccia) a pezzettoni e cuocerle nella pentola a pressione in un po' di acqua e sale, per 5 minuti (se si vuole esagerare, si possono cuocere in padella con olio evo).
Pelare le patate, tagliarle a pezzetti e cuocerle, sempre a vapore per 8 minuti.
Strizzare bene le melanzane per eliminare l'eccesso e acqua e, dopo averle tritate con un coltello, versarle in una ciotola capiente.
Schiacciare le patate con una forchetta e unirle alle melanzane.Aggiungere il prezzemolo trito, l'aglio, l'origano, il sale e il pepe e il pane grattugiato. Mescolare bene e far freddare.
Per la salsa:
sbollentare i pomodori in acqua in ebollizione per pochi secondi, scolarli, freddarli sotto il getto dell'acqua fredda e poi pelarli. Eliminare i semi e tagliarli a filetti .
Tritare la cipolla finemente.
In una padella larga, scaldare l'olio, versare la cipolla , cuocere per qualche minuto e poi unire al tutto i filetti di pomodoro e il sale.
Cuocere a fuoco alto per cinque minuti facendo attenzione a non maltrattare i filetti di pomodoro per farli integri.
Stendere sottilmente la pasta e, con l'aiuto di un cucchiaino o con una sacca da pasticceria, formare dei mucchietti di ripieno distanziandoli un po' l'uno dall'altro. Sovrapporre un'altra sfoglia di pasta , formare i ravioli facendo uscire l'aria e chiudendoli bene.
Tagliarli con l'apposito attrezzo o con la rotella.
Lessare i ravioli in acqua salata per 4 o 5 minuti , scolarli facendo attenzione a non romperli e condirli con la salsa di pomodoro e con qualche foglia di basilico crudo.
Se non si hanno problemi di colesterolo o di trigliceridi, si possono spolverizzare con parmigiano grattugiato, con la ricotta stagionata grattugiata o ancora, come farebbero a Lecce, con il cacioricotta.
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martedì 8 giugno 2010
LIBERTA'
Per un gioco fotografico tra amici era stato scelto il tema della "LIBERTA'".
Vi mostro la foto con cui ho cercato di esprimere come io "sento" il concettto della libertà.
Non a caso, questa fotografia, è stata scattata al Giardino dei Tarocchi che si trova sul colle Garavicchio, nel comune di Capalbio. Lì, appena si oltrepassa il muro dove è situata l'entrata, sembra di trovarsi in una dimensione in cui anche il tempo scorre in modo diverso rispetto all'esterno.
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