venerdì 29 luglio 2011
I PRODOTTI DELL'ORTO DI LAURA
sabato 23 luglio 2011
PAPER FISH
Il pittore e il pesce (Raymond Carver)
Tutto il giorno aveva lavorato come un treno.
Dipingeva per dipingere, sul serio, le pennellate
una dietro l’altra come una macchina. Poi fece uno squillo
a casa. E questo fu quanto. Fine della storia,
aveva detto lei. Lui tremava come una foglia. E ricominciò
a fumare. Si sdraiò un po’ ma poi si rialzò,
subito. Come faceva a dormire se la sua compagna lo sbeffeggiava
dicendo che il tempo stava per finire? Andò in macchina
fino in città. Ma non per bere.
No, fece due passi. Passò accanto a una segheria
chiamata «La segheria». Odore di legname
appena tagliato, luci dappertutto, uomini che guidavano
furgoncini ed elevatori, che si davano un gran da fare.
Legname ammucchiato fino al soffitto del magazzino,
lo stridere e lo sferragliare del macchinario. Abbastanza
facile da ricordare, pensò lui. Continuò
a camminare, ora pioveva, una pioggia leggera che vuole
fare il possibile per non dare troppo fastidio
a nessuno e chiede in cambio solo
che non la si dimentichi. Il pittore
si tirò su il bavero e disse tra sé e sé
che non se ne sarebbe dimenticato. Arrivò davanti a un edificio illuminato
dove, in una stanza, c’erano degli uomini che giocavano
a carte attorno a un grande tavolo. Un tizio
con il berretto stava alla finestra e guardava
fuori tra la pioggia mentre fumava
la pipa. Anche quella era un’immagine che non
voleva dimenticare, ma poi
al pensiero seguente si strinse
nelle spalle. A che serviva?
Continuò a camminare finché arrivò al pontile
con i suoi piloni mezzi marci. La pioggia cadeva
più forte ora. Sibilava quando colpiva
l’acqua. I lampi andavano e venivano.
I lampi scoccavano nel cielo
come ricordi, come rivelazioni. Proprio
quando era sul punto di disperare,
un pesce saltò fuori dall’acqua
scura sotto il pontile e ricadde in acqua
e poi venne su di nuovo come una saetta
per ergersi sulla coda e scrollarsi tutto!
Il pittore poteva a stento credere
ai suoi occhi, alle sue orecchie! Aveva appena
avuto un segno – anche se la fede non c’entrava
niente. La bocca gli si spalancò
di colpo. Quando raggiunse casa
aveva smesso di fumare e raccolse
il pennello. Era pronto a ricominciare,
ma non sapeva se una sola
tela sarebbe bastata per contenere tutto. Non
importa. Avrebbe continuato
su un’altra tela, se necessario.
O tutto o niente. Lampi, acqua,
pesce, sigarette, carte, macchinari,
il cuore umano, quel vecchio porto.
Anche le labbra della donna contro
il ricevitore, anche quelle.
Le sue labbra arricciate.
sabato 9 luglio 2011
PUNTASPILLI CATHEDRAL WINDOW
E' stato realizzato con la tecnica Cathedral Window ed ha su un lato i gabbiani e sull'altro il mare.
sabato 2 luglio 2011
Una maglietta per un'amica
Questa maglietta di cotone è destinata ad una cara amica che sta imparando a lavorare a maglia da pochissimo tempo .
Il modello risale agli anni '70 ma è sempre molto attuale. Appena le ho mostrato la mia maglietta, quest'amica ha deciso di farne una anche lei ma l'impresa è un po' ardua perchè per ora sa fare appena il punto diritto e il rovescio...deve ancora imparare gli aumenti e le calature.
Comunque questa maglietta se la merita perchè durante i nostri incontri dimostra tanta buona volontà e impegno ad imparare nonostante abbia sempre poco tempo a disposizione.
Amarilli: 2° tempo
Qualche tempo fa avevo messo sul blog la foto dei miei amarilli fioriti ed ora voglio mostravi i semi che queste piante producono.
Dopo circa due mesi dalla fioritura, all'improvviso, si aprono gli ovari e spuntano tantissimi semi neri, lucenti e leggeri.
Se si seminano in terra ora, tra qualche settimana, si vedranno delle belle piantine che però fiorirannno solo dopo quattro anni.
Consiglio questo metodo di riproduzione esclusivamente a chi ha pazienza e so già quale domanda frulla nella vostra testa: " Perchè non comperare direttamente la pianta al vivaio?"
Semplicemente perchè, per riprodurre le piante, se posso, preferisco partire dai semi e guastarmi tutta la loro evoluzione.