domenica 27 novembre 2011

IL MESTIERE DI VIVERE

In questi giorni sto rileggendo il libro "Il mestiere di vivere", ovvero il diario di Cesare Pavese, uno scrittore a me molto caro. La prima volta l'ho letto quando avevo 22 anni . Ora, a distanza di tanti anni, l'ho ripreso in mano, l'ho aperto a caso, ho letto qualche pagina e.....sono rimasta folgorata!
Il libro si è aperto sul 6 dicembre:

6 dicembre

La vecchiaia – o maturità – scende anche sul mondo esterno.
La rigida e trasparente notte invernale che staglia le case nel cielo che attende la neve, un tempo toccava il cuore e apriva un mondo d'ansia eroica.
Non è più necessario, col tempo, muoversi nel mondo esterno vivendoci l'ansia: basta il suo rapido accenno, sapere che esiste ed esiste in noi, e attendere un mondo tutto fatto di vita interiore che ha preso ormai la novità e la fecondità della natura. La maturità è anche questo: non più cercar
fuori ma lasciare che parli, col suo ritmo che solo conta, la vita intima. E' ormai povero e materiale il mondo esterno davanti alla inaspettata e profonda maturità dei ricordi. Persino il sangue e il corpo nostri si sono maturati e intrisi di spiritualità, di largo ritmo.
La giovinezza è non possedere il proprio corpo né il mondo.
(da “Il mestiere di vivere” di Cesare Pavese)

1 commento:

laurin42 ha detto...

Ciao Silvana, che bello che leggi Pavese!Una delle mie passioni di ragazza !Io sto leggendo " La dodicesima illuminazione" di Redfield
ed è il quarto della serie " la profezia di Celestino ".
Se non li conosci te li consiglio, e conviene iniziare dal primo.
Love
Laura