In questi giorni sto rileggendo il libro "Il mestiere di vivere", ovvero il diario di Cesare Pavese, uno scrittore a me molto caro. La prima volta l'ho letto quando avevo 22 anni . Ora, a distanza di tanti anni, l'ho ripreso in mano, l'ho aperto a caso, ho letto qualche pagina e.....sono rimasta folgorata!
Il libro si è aperto sul 6 dicembre:
6 dicembre
La vecchiaia – o maturità – scende anche sul mondo esterno.
La rigida e trasparente notte invernale che staglia le case nel cielo che attende la neve, un tempo toccava il cuore e apriva un mondo d'ansia eroica.
Non è più necessario, col tempo, muoversi nel mondo esterno vivendoci l'ansia: basta il suo rapido accenno, sapere che esiste ed esiste in noi, e attendere un mondo tutto fatto di vita interiore che ha preso ormai la novità e la fecondità della natura. La maturità è anche questo: non più cercar
fuori ma lasciare che parli, col suo ritmo che solo conta, la vita intima. E' ormai povero e materiale il mondo esterno davanti alla inaspettata e profonda maturità dei ricordi. Persino il sangue e il corpo nostri si sono maturati e intrisi di spiritualità, di largo ritmo.
La giovinezza è non possedere il proprio corpo né il mondo.
(da “Il mestiere di vivere” di Cesare Pavese)
Ciao Silvana, che bello che leggi Pavese!Una delle mie passioni di ragazza !Io sto leggendo " La dodicesima illuminazione" di Redfield
RispondiEliminaed è il quarto della serie " la profezia di Celestino ".
Se non li conosci te li consiglio, e conviene iniziare dal primo.
Love
Laura