Questo è in assoluto il mio piatto preferito ma lo mangio raramente per via della dieta.
E' il piatto della memoria che mi ricorda nonna Fernanda: una donna dolcissima e molto amata da tutti noi nipoti e dai suoi otto figli.
Era molisana e i panzerotti li cucinava secondo la ricettta dela sua famiglia ovvero ripieni di ricotta e non di fiordilatte.
Per prima cosa si deve fare la pasta lievitata che per 4 persone ( di buon appetito) ha queste dosi:
E' il piatto della memoria che mi ricorda nonna Fernanda: una donna dolcissima e molto amata da tutti noi nipoti e dai suoi otto figli.
Era molisana e i panzerotti li cucinava secondo la ricettta dela sua famiglia ovvero ripieni di ricotta e non di fiordilatte.
Per prima cosa si deve fare la pasta lievitata che per 4 persone ( di buon appetito) ha queste dosi:
- 500 gr di farina 00
- 300 g di acqua tiepida
- 1 bustina di lievito di birra disidratato
- 1 c.no di sale
Mescolare la farina con il lievito, aggiungere l'acqua tiepida e dopo aver impastato un poco, unire il sale.
Lavorare l'impasto per 5 minuti e metterlo in una ciotola unta di olio. Praticare un taglio a croce al centro della pasta e coprire con un panno umido.
Lasciar lievitare per circa 1 ora o fino a che il suo volume raddoppia.
Lavorare l'impasto per 5 minuti e metterlo in una ciotola unta di olio. Praticare un taglio a croce al centro della pasta e coprire con un panno umido.
Lasciar lievitare per circa 1 ora o fino a che il suo volume raddoppia.
Per il ripieno occorrono:
- 400 gr di ricotta di pecora
- 1 tuorlo d'uovo
- abbondante parmigiano grattugiato
- sale e pepe q.b. (nella foto sono dentro gli omini che si abbracciano)
Mischiare tutti gli ingredienti e, se si possiede, mettere poi il ripieno in una tasca da pasticcere.
Stendere la pasta a 1/2 cm di spessore e ritagliare dei cerchi non troppo grandi. Al centro di ogni cerchio mettere il ripieno del volume di un'albicocca, chiudere a semicerchio, premere bene con le dita e sigillare tagliando con una rotella dentellata.
Friggere in abbondante olio di arachide.
Stendere la pasta a 1/2 cm di spessore e ritagliare dei cerchi non troppo grandi. Al centro di ogni cerchio mettere il ripieno del volume di un'albicocca, chiudere a semicerchio, premere bene con le dita e sigillare tagliando con una rotella dentellata.
Friggere in abbondante olio di arachide.
CHE SPETTACOLO!!! Proprio oggi che è il bicentenario della nascita di Darwin alla vista di un piatto simile ho emesso un grugnito di precambriana memoria... altro che evoluzione della specie!!!
RispondiEliminaUna bella clavata in testa a chi si frappone tra me e il panzerotto!!!
ciao ciao
Stefano