Flavio, il nipotino di mia sorella, non ama dormire sotto le lenzuola ma preferisce avvolgersi con una coperta. Fino ad oggi ha usato un quilt che avevo realizzato in occasione della sua nascita e che ora è un po' rovinato. Visto che Flavio ora ha sei anni, ha bisogno di una coperta più grande, ad una piazza.
Con questo quilt, realizzato con lenzuola di cotone stampato, cucito a macchina e trapuntato a mano, potrà avvolgersi ben bene e dormire al calduccio.
Le lettere che compongono il suo nome, sono state applicate a mano.
A me non piace che un quilt, una volta steso sul letto, nel ricoprire il cuscino, perda la linea orizzontale del bordo. Per eliminare questo brutto effetto, ho cucito anche una federa (con la chiusura lampo nella parte porteriore) dove infilare il cuscino che verrà poi adagiato sul quilt ben teso.
Quando sarà il momento di riporre in armadio le coperte, basterà ripiegare il quilt e infilarlo nella federa che farà anche da contenitore.
Flavio, ti auguro tanti bei sogni.
mercoledì 29 febbraio 2012
venerdì 24 febbraio 2012
TAO TE CHING- Il Libro della Via e della Virtù - Cap. II
Tutti nel mondo riconoscono il bello come bello; in questo modo si ammette il brutto.
Tutti riconoscono il bene come bene; in questo modo si ammette il non-bene.
Difatti: L'Essere e il Non-essere si generano l'un l'altro; il difficile e il facile si completano l'un l'altro; il lungo e il corto si formano l'un l'altro; l'alto e il basso si invertono l'un l'altro; i suoni e la voce si armonizzano l'un l'altro; il prima e il dopo si seguono l'un l'altro.
(Ed. gli Adelphi)
Tutti riconoscono il bene come bene; in questo modo si ammette il non-bene.
Difatti: L'Essere e il Non-essere si generano l'un l'altro; il difficile e il facile si completano l'un l'altro; il lungo e il corto si formano l'un l'altro; l'alto e il basso si invertono l'un l'altro; i suoni e la voce si armonizzano l'un l'altro; il prima e il dopo si seguono l'un l'altro.
(Ed. gli Adelphi)
martedì 14 febbraio 2012
Kayleigh esplora il mondo
Kayleigh è una cucciola molto cauta e per farla uscire in terrazza ci sono voluti tre giorni. Oggi ha preso coraggio e ha esplorato il mondo. Eccola tra le piante di lino che, evidentemente, sono di suo gradimento!
venerdì 10 febbraio 2012
This is my dog!
Finalmente abbiamo portato a casa Kayleigh. Il viaggio da Sirmione a Roma è stato lungo ma fortunatamente le strade erano libere dalla neve . Insieme a lei abbbiamo portato anche un'altra cagnolina che era destinata ad un amico che vive anche lui a Roma.
Durante il viaggio sono state bravissime. Hanno dormito quasi tutto il tempo e non si sono azzuffate.
Ora Kayleigh sta esplorando la casa, scopre i giochini, le pantofole e approfondisce la nostra conoscenza con tante leccatine afffettuose.
Durante il viaggio sono state bravissime. Hanno dormito quasi tutto il tempo e non si sono azzuffate.
Ora Kayleigh sta esplorando la casa, scopre i giochini, le pantofole e approfondisce la nostra conoscenza con tante leccatine afffettuose.
lunedì 6 febbraio 2012
GRISSINI TORINESI STIRATI
I grissini torinesi stirati sono la mia passione perchè sono saporiti e “scrocchiarelli”.
Quando vivevo a Milano li acquistavo presso un grissinificio in Via Teodosio, un strada parallela a quella dove abitavo. La sera, entrare in questo locale che profumava di pane , era diventata un'abitudine. Qui, a Roma, non li trovo facilmente e allora che fare? Ma è ovvio, me li preparo da me!
Le dosi per questa ricetta le ho tratte dal libro delle sorelle Simili “Pane e roba dolce” ( Ed. fuoriTHEMA).
Per imparare a stirarli invece, ho seguito i consigli e la tecnica di Vittorio che trovate in questo bel video.
Per impastare normalmente utilizzo la planetaria ma si può procedere anche a mano.
Ingredienti:
500 g di farina 00
250 – 280 g di acqua tiepida
15 g lievito di birra
8 g sale
3 cucchiai di olio extravergine
1 cucchiaino raso di malto di orzo
farina di semola di grano duro (io ho usato la farina fine di mais)
olio per pennellare la pasta
Nell'impastatrice, con la frusta a gancio, mettere l'acqua, il sale e l'olio.
Azionare e fare qualche giro.
Aggiungere metà farina e impastare fino a che si forma una pastella liscia e fluida.
Unire il lievito sbriciolato e poi, poca alla volta, la farina.
Continuare a impastare per almeno 15'.
Coprire e far riposare la pasta per 15.
Formare una palla, appiattirla e poi piegarla in tre per il lato lungo.
Si ottiene un rettangolo di pasta il cui lato corto deve misurare 8 – 10 cm al massimo.
Pennellare il rettangolo di pasta con olio anche ai lati e ricoprirlo e con una campana o con un pezzo di pellicola trasparente che va fatta aderire molto bene per impedire che l'aria secchi la pasta.
Far lievitare 60' e, nel frattempo, versare un po' di farina di semola o di mais in un piatto largo.
Con una spatola o con un tarocco o con un coltello a lama alta tagliare, lungo il lato corto del rettangolo, dei bastoncini larghi circa 2 cm. Adagiarli sul piatto con la farina di semola o di mais.
Per stirare e formare i grissini, prendere un bastoncino al centro con le dita e assottigliarlo tirandolo delicatamente e spostando le dita verso l'esterno man mano che la pasta si assottiglia.
Disporre i grissini sulla teglia tenendoli distanziati e cuocerli a 230° per 10 – 12'.
Quando vivevo a Milano li acquistavo presso un grissinificio in Via Teodosio, un strada parallela a quella dove abitavo. La sera, entrare in questo locale che profumava di pane , era diventata un'abitudine. Qui, a Roma, non li trovo facilmente e allora che fare? Ma è ovvio, me li preparo da me!
Le dosi per questa ricetta le ho tratte dal libro delle sorelle Simili “Pane e roba dolce” ( Ed. fuoriTHEMA).
Per imparare a stirarli invece, ho seguito i consigli e la tecnica di Vittorio che trovate in questo bel video.
Per impastare normalmente utilizzo la planetaria ma si può procedere anche a mano.
Ingredienti:
500 g di farina 00
250 – 280 g di acqua tiepida
15 g lievito di birra
8 g sale
3 cucchiai di olio extravergine
1 cucchiaino raso di malto di orzo
farina di semola di grano duro (io ho usato la farina fine di mais)
olio per pennellare la pasta
Nell'impastatrice, con la frusta a gancio, mettere l'acqua, il sale e l'olio.
Azionare e fare qualche giro.
Aggiungere metà farina e impastare fino a che si forma una pastella liscia e fluida.
Unire il lievito sbriciolato e poi, poca alla volta, la farina.
Continuare a impastare per almeno 15'.
Coprire e far riposare la pasta per 15.
Formare una palla, appiattirla e poi piegarla in tre per il lato lungo.
Si ottiene un rettangolo di pasta il cui lato corto deve misurare 8 – 10 cm al massimo.
Pennellare il rettangolo di pasta con olio anche ai lati e ricoprirlo e con una campana o con un pezzo di pellicola trasparente che va fatta aderire molto bene per impedire che l'aria secchi la pasta.
Far lievitare 60' e, nel frattempo, versare un po' di farina di semola o di mais in un piatto largo.
Con una spatola o con un tarocco o con un coltello a lama alta tagliare, lungo il lato corto del rettangolo, dei bastoncini larghi circa 2 cm. Adagiarli sul piatto con la farina di semola o di mais.
Per stirare e formare i grissini, prendere un bastoncino al centro con le dita e assottigliarlo tirandolo delicatamente e spostando le dita verso l'esterno man mano che la pasta si assottiglia.
Disporre i grissini sulla teglia tenendoli distanziati e cuocerli a 230° per 10 – 12'.
domenica 5 febbraio 2012
AMARETTI
Il periodo delle feste natalizie è trascorso ma è avanzata tanta frutta secca tra cui le mandorle e la farina di mandorle.
Ieri, dopo aver preparato la crema pasticcera, avevo cinque albumi da utilizzare e così, decisa a far fuori anche i residui del Natale, ho fatto gli amaretti.
La lavorazione è facile, veloce e di solito, non deludente. Provate e mi darete ragione.
Ingredienti:
350 g mandorle con la pelle
150 g farina di mandorle o mandorle pelate
7 mandorle amare
400 g zucchero
5 albumi
2 o 3 zeste di limone biologico
Accendere il forno a 160°.
Mettere nel mixer le mandorle dolci, quelle amare, le zeste di limone e qualche cucchioio di zucchero.
Tritare finemente e trasefire il tutto in una ciotola capiente. Aggiungere la farina di mandorle e il restante zucchero.
In un'altra ciotola, montare gli albumi a neve ferma e poi incorporarli al composto di mandorle e zucchero a cucchiaiate, mescolando con delicatezza.
Fare delle palline di 4 cm di diametro e disporle, un po' distanziate tra loro, sulla teglia ricoperta con carta forno.
Cuocere gli amartetti per almeno 25' o fino a che sono dorati.
Trasferirli su una gratella da dolci per farli freddare.
Le mandorle amare indicate in questa ricetta sono effettivamente poche. Si possono aumentare fino a raggiungere al massino il 10% del peso delle altre mandorle. E' sconsigliato superare questo limite perchè le mandorle amare, contenendo una sostanza chiamata amigdalina, sono molto tossiche.
sabato 4 febbraio 2012
NEVE A ROMA
A parte queste storie di ordinaria amministrazione, questa notte ci siamo goduti il magnifico spettacolo della neve che cadeva mossa dalle folate di vento.
All'una in strada c'erano alcuni bambini che giocavano e la luce dei lampioni, riflessa dalla neve, dava l'impressione che fosse giorno.
Questa mattina,al risveglio, in un'atmosfera insolita, tutto era bianco e pulito, l'aria immota e gli uccellini silenziosi.
Ora in cielo c'è un bel sole e tutto si sta già un po'sciogliendo. Spero solo che non venga il grande freddo perchè la neve gelata creerebbe certamente un grande disagio.
Nella foto, tra gli alberi ricoperti di neve, si intravede la torre del castello medievale che sorge al limite del mio quartiere.
mercoledì 1 febbraio 2012
BISCOTTI PER CANI ALLA BANANA
La ricetta l'ho trovata su questo blog: http://incucinaconfido.blogspot.com/. E' una ricetta semplice e veloce. Provatela e vedrete che i vostri amici a quattro zampe vi ringrazieranno con tante manifestazioni d'affetto.
Ingredienti:
370 g farina integrale
1 uovo
100 g latte fresco
1 banana
Con una forchetta schiacciare ben bene la banana.
In una ciotola versare la farina e il latte. Mescolare un po'.
Aggiungere l'uovo e la banana. Mescolare bene.
Versare la pasta sulla tavola di legno spolverata di farina e, con un mattarello, stenderla a 1/2 cm di spessore.
Con una rotella o con il coltello, tagliare la pasta a strisce e poi a quadratini di 2 cm di lato.
Trasferire i biscottini su una teglia foderata con cartaforno e cuocerli in forno preriscaldato a 150° per 30' o fino a che sono abbastanza dorati e croccanti.
.Questi biscotti, privi di sale, zucchero e lievito, possono essere mangiati anche da noi umani....in fin dei conti sono crackers!