giovedì 28 gennaio 2010

Calzini color senape

Ecco altri calzini...questa volta di un bel color senape e tutti lavorati.
Che ve ne pare?
Negli anni '70, dopo aver frequentato le scuole superiori (ad indirizzo tipicamente maschile) ero in cerca di lavoro e ho spesso incontrato ragazzi che mi invitavano ad "andare a fare la calza" perchè preoccupati dalla competizione con una donna. Ovviamente allora non ho mai raccolto il suggerimento perchè, per carattere, non mi sono mai fatta limitare dal luogo comune che impone ruoli fissi. Ora, avanti con l'età, trovo piacevole tornare a fare le "calzette della nonna".

giovedì 21 gennaio 2010

E' tempo di calze

Ho provato a realizzare un paio di calze con la lana seguendo le spiegazioni gentilmente messe a disposizione da un sito americano di cui purtroppo non ricordo l'indirizzo web e sono diventata una calzettomaniaca....ho già finito due paia di calze e mi accingo ad iniziare il terzo.
Si lavorano con cinque ferri a doppia punta e sono sufficienti due gomitoli di lana.
Un paio li ho ragalati a mia sorella che li ha graditi molto perchè li usa quando va nella casa di campagna.
Io in casa spesso amo camminare senza scarpe e, quando li indosso, mi tengono un bel calduccio.

domenica 10 gennaio 2010

Paccheri ripieni di zucca e ricotta


Ogni tanto mi capita di passare alla Falcognana e ne approfitto per andare al caseificio dove producono ottimi formaggi ottenuti tutti con il latte di pecora. Il più particolare è il Cacio Fiore, tipico della campagna romana e talmente antico che persino Lucio Giunio Moderato Columella lo apprezzava nel 50 D.C. Il suo nome deriva dal fiore di cardo che viene usato come caglio e, per questo prodotto, il caseificio è considerato Presidio Slow Food.
Ieri sono tornata a casa con una ricotta da 1 kg e l'ho utilizzata per questo piatto.

Ingredienti per 6 persone:

250 gr pasta Paccheri del pastificio Gragnano
500 ml latte
80 gr burro
50 gr farina 00
1 kg di zuccca a pasta soda e asciutta
300 gr di ricotta freschissima
1 hg parmigiano
noce moscata grattugiata q.b.
sale q.g.
pistacchi non tostati ridotti a granella q.b.

Pelare la zucca, eliminare i filamenti interni, i semi e tagliarla a pezzi. Cuocerla a vapore nella pentola a pressione per 10'.
Schiacciare con la forchetta la polpa di zucca ben cotta e far freddare.
Unire la ricotta, abbondante parmigiano grattugiato, sale e noce moscata.
Mescolare bene e trasferire in una tasca da pasticceria.

Preparare la besciamella facendo scaldare il latte e mettendo in un tegame di grandezza appropriata, 50 gr. di burro e farlo fondere. Unire la farina e cuocere per 2' sempre girando con una frusta. Aggiungere il latte e continuare a cuocere, sempre mescolando per 10'. Se è troppo densa, unire un po' di latte.
Salare e unire un po' di noce moscata grattugiata.

Cuocere 8' la pasta tenendola molto al dente ( per quella che ho usato io il tempo di cottura consigliato dal pastificio era di 10').
Scolare e far freddare.
Ungere una teglia, versare un po' di besciamella e distribuirla sul fondo.
Farcire i paccheri con il ripieno e adagiarli nella teglia uno vicino all'altro e in un solo strato.
Nappare con altra besciamella e spolverare con abbondante parmigiano grattugiato.
Cuocere in forno per 30' a 200° e, prima di servire, spolverare con la granella di pistacchi.

Se si preferisce fare delle monoporzioni come in foto, legare tre paccheri con un filo di erba cipollina e disporli in teglia in posizione verticale.
Per la cottura, controllare ogni tanto il forno, per evitare che si coloriscano troppo.

mercoledì 6 gennaio 2010

WOWWWW...E' arrivata la Befana!!!!

Finalmente, dopo tanto tempo che la desideravo, ho una macchina fotografica come si deve.
Ora devo studiare per utilizzarla al meglio e speriamo che riesca a esprime, attraverso lei, le sensazioni che a volte si affollano dentro il mio cuore.

lunedì 4 gennaio 2010

BEFANA


Per la festa della Befana anche io ho fatto le calze da appendere ma ...sono molto piccole. Dentro si può mettere solo qualcosa di minuscolo ma si sa, più sono piccoli, i regali e più sono preziosi.
Sono state realizzate usando i ferri n. 2,5 e lana rossa e bianca.
Le spiegazioni, in inglese, le trovate qui